Un modello produttivo agroecologico per un sistema agricolo resiliente
Nell'ambito dell'agricoltura moderna, sempre più aziende agricole cercano di adottare un approccio sostenibile noto come modello agroecologico. Questo approccio, basato sui principi della biodiversità, dell'efficienza delle risorse e della riduzione degli input chimici, sta guadagnando crescente interesse da parte degli agricoltori e dei consumatori.
In questo contesto, L'Orto di Mamma Patty emerge come esempio concreto di successo nel campo dell'agricoltura agroecologica.
Cosa si intende per modello produttivo agroecologico?
Il modello produttivo agroecologico considera l'agricoltura come un sistema volto a promuovere la salute del suolo, la conservazione della biodiversità, la riduzione dell'impatto ambientale e il benessere delle comunità locali.
L'importanza dell'agricoltura sostenibile ovvero del modello agroecologico deriva dalla necessità di affrontare innanzitutto le sfide attuali legate alla sicurezza alimentare, all'uso responsabile delle risorse naturali, all'impatto ambientale dell'agricoltura convenzionale e soprattutto all’inquinamento.
L'agricoltura agroecologica offre la soluzione sostenibile e alternativa all'uso di pesticidi e fertilizzanti chimici che garantisce alimenti di qualità preservando l'ambiente.
L’Orto di Mamma Patty: caso concreto di modello agroecologico
Qui, l’obiettivo di creare un equilibrio tra produzione agricola e conservazione dell’ambiente è stato raggiunto.
L'Orto di Mamma Patty si impegna anno dopo anno nella pratica del modello agroecologico, ottenendo prodotti agricoli salubri e nutrienti. Attraverso l'uso di tecniche agronomiche come la rotazione e la diversificazione delle colture, tecniche di irrigazione efficienti e pratiche di conservazione del suolo come l'utilizzo del fertilizzante disinquinante BioAksxter®, l'azienda dimostra che è possibile ottenere rendimenti elevati favorendo la sostenibilità ambientale.
Diversamente dalla visione comune che considera l'agroecologia come “un modello basato esclusivamente su pratiche tradizionali a bassa produttività”, numerosi studi dimostrano che con BioAksxter® è possibile ottenere rendimenti paragonabili, se non superiori, rispetto ai sistemi convenzionali.
Scorcio dell’azienda agricola
Agricoltura industriale sempre più insostenibile
La Rivoluzione Verde, che ha rappresentato l'agricoltura intensiva, ha fallito nel garantire una produzione di cibo sicura e sufficiente per tutti. Si basava sull'assunto dell’abbondanza di acqua ed energia a basso costo a sostegno di un’agricoltura moderna, e del clima stabile.
I prodotti agrochimici insieme alla meccanizzazione basati sull'uso di carburanti, nucleo dell'agricoltura industriale, completamente dipendenti dalle fonti di combustibili fossili (in esaurimento) sono sempre più costosi. Inoltre, gli eventi climatici estremi sono sempre più frequenti e intensi, danneggiando milioni di ettari coltivati nel mondo.
Oltre a ciò, l'agricoltura industriale contribuisce al 25-30% delle emissioni di gas serra, aggravando ulteriormente il cambiamento climatico e minacciando seriamente la capacità del pianeta di produrre cibo in futuro. In sintesi, i limiti delle risorse energetiche, l'instabilità climatica e l'impatto ambientale negativo rendono l'agricoltura industriale non adatta ad una pratica sostenibile.
Da terreno roccioso e prato alpino a suolo agricolo
Tutto ebbe inizio nel 2016, quando Patrizia decise di coltivare orticole e grano su un terreno sassoso. Decidere di coltivare su un terreno montano di tipo roccioso non sarebbe stato facile. Fare agricoltura in montagna è una vera impresa e lo confermano i dati che dimostrano un continuo calo di aziende agricole montane.
Per Patrizia, infatti, fu una sorta di scommessa.
Il suolo pietroso rende difficile la produttività delle colture, ma grazie all’impiego di BioAksxter® è stato possibile realizzare la coltivazione sul primo ettaro, come potete osservare anche in questa foto:
Coltivazione di grano con BioAksxter® su terreno pietroso
Nell’arco di 3 mesi Patrizia aprì l’azienda agricola con un unico concept: mangiare bene non deve essere un privilegio di pochi, ma un diritto di tutti.
Offrire ai consumatori prodotti agricoli a residuo zero, liberi da sostanze tossiche e dalle caratteristiche organolettiche elevate. Portare ortaggi coltivati con BioAksxter® sulla tavola delle famiglie.
Voleva avere un’azienda agricola che non si limita al metodo di coltivazione biologico.
Sistemi agricoli resilienti vs Crisi del settore agricolo
Questo specifico modello agroecologico porta con sé numerosi impatti positivi tra cui l’adattabilità delle colture al cambiamento climatico, ossia saper far fronte alle condizioni ambientali emergenti. Ecco perché viene anche definito “sistema agricolo resiliente”.
Su questa base, Patrizia ha potuto ampliare la sua azienda negli anni successivi.
Solo attuando concrete azioni di adattamento per le produzioni vegetali è possibile far fronte all’agricoltura moderna, senza ricorrere alle varietà resistenti modificate geneticamente.
Mai come negli ultimi anni le aziende agricole continuano a nascere e morire solo dopo 1 o 2 anni di vita. Il sistema agricolo è in crisi a tutti gli effetti.
Se da un lato vi sono difficoltà burocratiche ed economiche, dall’altro lato i problemi di carattere agronomico-ambientale prendono il sopravvento. Siccità, alluvioni, terreni stanchi o saturi di sostanze chimiche non permettono di produrre bene. Gli eventi meteo estremi sono sempre più frequenti.
Una serie di inconvenienti che Patrizia Bordati, titolare dell’Orto di Mamma Patty, riesce ad affrontare grazie a:
- misure di prevenzione delle malattie
- tecniche agronomiche adeguate
- azione costante di disinquinamento ambientale
… con risultati sorprendenti anno dopo anno.
BioAksxter® vince anche in questo senso: salvaguardando reddito e futuro dell'azienda agricola.
L’Orto di Mamma Patty e la Filiera corta
Dopo 8 anni dall’apertura dell’azienda, Patrizia coltiva orticole nella zona delle Giudicarie Esteriori e olivi nella zona dell’Alto Garda, in un ambito di filiera corta.
La filiera corta consente ai consumatori di avere accesso a prodotti freschi, di alta qualità e provenienti direttamente dal produttore. Invece di passare attraverso numerosi passaggi di trasporto e stoccaggio, i prodotti della filiera corta vengono venduti direttamente dal produttore al consumatore, spesso attraverso mercati locali o servizi di consegna a domicilio.
Questo approccio promuove la sostenibilità ambientale, riduce l'impatto negativo del trasporto e crea una maggiore consapevolezza sui metodi di produzione.
L'Orto di Mamma Patty organizza giornate aperte al pubblico, conosciute come "open days". Durante queste occasioni, Patrizia apre le porte del suo campo agricolo alla comunità e invita le persone a visitare e conoscere il suo lavoro. Possono fare domande, scambiare esperienze e ricevere consigli su come coltivare in modo sostenibile e responsabile. Mamma Patty condivide la sua passione per la coltivazione di prodotti trattati con BioAksxter® e cerca di ispirare gli altri a prendere parte a questo approccio agro-alimentare. Un esempio concreto di modello produttivo agroecologico resiliente.