Tutti lo odorano…
Il Basilico? Chi non lo conosce. C’è chi lo produce, chi lo vende e chi lo mangia. Tutti lo adorano … ehm, lo odorano.
Tra le piante aromatiche, il basilico è una delle specie più coltivate e ci si prodiga ad identificarlo come fresco, sacro, greco, persino super e superbo, e dall’etimologia della parola… regale. Del basilico si citano la storia, i benefici e le proprietà, le ricette ed anche i miti e le leggende. E oggi, cosa dire del mondo del basilico?
La coltivazione del basilico oggi
Dobbiamo dire che il basilico per esistere si deve innanzitutto coltivare.
La coltivazione del basilico interessa:
- all’agricoltore amatoriale, ossia l’hobbista che ha l’orto o i vasi sul terrazzo, per poterlo consumare fresco, per la propria cucina e per farsi il pesto o per usi ornamentali
- all’azienda agrituristica, per le proprie rigorose produzioni
- al produttore professionista, come può essere l’azienda vivaistica, che produce le piantine pronte per il trapianto o l’azienda agricola, che lo coltiva per il mercato, ossia per quelli che non se lo producono. Questo tipo di coltivazione interessa l’industria alimentare, farmaceutica, profumiera e cosmetica, ma anche i laboratori del settore erboristico e tutti quei canali legati alla ristorazione ed al settore alberghiero, il mercato del fresco all’ingrosso come i mercati agroalimentari ed i supermercati.
Il produttore di basilico è un professionista, non può permettersi di sbagliare e pertanto conosce tutto o quasi sui semi, sul terreno, sulla luce e l’acqua e sui fattori predisponenti o indisponenti di quella coltivazione specifica; ed infine, sul mercato. Quello del mercato è un tema complesso, ma una cosa è certa ed innegabile: alla base ci deve stare la qualità delle produzioni. Vale per tutte le tipologie di coltivazioni: un prodotto di qualità avrà sempre un mercato in crescita o perlomeno un mercato assicurato. Pertanto è alla coltivazione ed alla sua valorizzazione che il produttore deve innanzitutto guardare, per … salvaguardare il proprio futuro.
BioAksxter® è il miglior alleato nella coltivazione del basilico sia in suolo che fuori suolo in quanto contrasta la nascita di ceppi resistenti di patogeni parassiti. Inoltre migliora le condizioni di crescita favorendo l’aroma grazie alla concentrazione degli oli essenziali.
Le produzioni di basilico in Italia: andamenti
Il basilico è coltivato in tutto il mondo. Le innumerevoli varietà sono coltivate in piena aria, in serra (35-40% delle superfici totali nazionali) ed in altri ambienti protetti in aeroponica o in floating system.
Secondo i dati Istat le produzioni di basilico nell’ultimo decennio sono le seguenti:
Le malattie del basilico
Il Basilico, sì tutti lo odorano, ma …
anche questa pianta aromatica è piuttosto sensibile alle malattie causate da funghi parassiti, virus e batteri in grado di determinare importanti perdite delle produzioni.
Questi patogeni possono esercitare una pressione particolarmente elevata della malattia, causata da:
- scelte sbagliate legate all’irrigazione, come il volume d’acqua e l’inadeguata taratura della distribuzione
- utilizzo di prodotti rischiosi o applicazione di prodotti in momenti inadeguati o con dosaggi sbagliati
- meccanismi di resistenza dei patogeni indotti dall’uso massiccio e continuato di molecole nocive (es. fungicidi) e dagli inquinanti ambientali.
Fra le principali malattie del basilico troviamo: Fusarium oxisporum e tabacinum, Peronospora belbahrii, Corynespora cassiicola, Colletotrichum gloeosporioides e di Botrytis cinerea, Rhizoctonia solani, Sclerotinia minor, ecc.
L’azione disinquinante di BioAksxter® impedisce la trasmissione e la diffusione delle malattie del terreno, della pianta e dei semi infetti consentendo un raccolto sano e sicuro a residuo zero e migliorandone la conservabilità.
BioAksxter®: 4 risultati vincenti nella coltivazione del basilico
1° CASE HISTORY: Fusarium nella coltivazione del basilico
L’azienda agricola A.S. (provincia di Verona) utilizza BioAksxter® fin dal 2007. Fra gli obiettivi, quello di ridurre la problematica del fusarium nelle sue coltivazioni d basilico, dove la malattia determinava una perdita produttiva dal 30 al 50%.
L’utilizzo di BioAksxter® ha evidenziato la riduzione della malattia già dai primi interventi, che con l’uso regolare e costante si è completamente risolta determinando incrementi produttivi dal 50 al 100%.
Basilico coltivato con BioAksxter®
Serra di basilico trattata con BioAksxter®
2° CASE HISTORY: Fusarium e marciume del colletto nella coltivazione del basilico
L’azienda agricola C.C. (provincia di Venezia), orientata ad un uso ridotto della chimica di sintesi, utilizza BioAksxter® fin dal 2008. L’obiettivo era quello di migliorare lo stato sanitario delle colture e la produzione in termini quali-quantitativi.
Aumento di dimensione della foglia ed inspessimento sono valori aggiunti alla risoluzione della problematica del Fusarium e del marciume del colletto.
Coltura di basilico prima del trattamento
Coltura di basilico dopo il trattamento con BioAksxter® (metà ciclo)
3° CASE HISTORY: Corynespora Cassiicola nella coltivazione del basilico
L’azienda agricola S.F. (provincia di Bergamo), utilizza BioAksxter® sulle sue colture dal 2014. Nella coltivazione del basilico si era riscontrata la problematica del patogeno fungino Corynespora cassiicola che in seguito ai trattamenti risolutivi ha portato ad una produzione eccellente.
Basilico coltivato con BioAksxter®
Basilico coltivato con BioAksxter®
4° CASE HISTORY: fitopatie nella coltivazione del basilico d’eccellenza
L’azienda agricola L. U. (provincia di Bergamo) che produce per il mercato all’ingrosso, utilizza BioAksxter® sulle sue colture dal 2014, quando era stato introdotto in azienda in seguito all’uso di prodotti inadeguati che avevano causato alcune problematiche. Grazie ai trattamenti disinquinanti e rigenerativi di questa tecnologia, anche la produzione di basilico si è rivelata eccellente.
Basilico coltivato con BioAksxter®
Basilico coltivato con BioAksxter®