Testimonianze e collaborazioni
Mario Tozzi | La Rivoluzione Dolce
dal 28-05-2014 al 31-05-2017
Questa è la testimonianza del Prof. Mario Tozzi, geologo, noto divulgatore scientifico e giornalista, che ha evidenziato i benefici reali dei prodotti BioAksxter® per la coltivazione e per l'ambiente. Il Prof. Tozzi è conosciuto per la conduzione di diversi programmi televisivi, tra cui Gaia - Il Pianeta che Vive, Terzo Pianeta, La Gaia Scienza e Atlantide.
Nell'era moderna, l'aumento di produttività in agricoltura ha costretto a prezzi ambientali che stiamo ancora pagando: basti pensare ai pesticidi degli anni '70 o all'eccesso di composti azotati che hanno irrimediabilmente condannato intere regioni della Terra alla morte chimica. Quella che è stata chiamata "rivoluzione verde" ha portato a nutrire miliardi di essere umani, ma siamo ormai vicinissimi al limite dell'agricoltura moderna, tanto che oggi si tende a ritornare alle coltivazioni del passato, anche come recupero di metodi più naturali.
La rivoluzione dolce
BioAksxter® è la rivoluzione dolce, perfettamente ecosostenibile, del presente e del futuro, che consente un incremento significativo della produttività, della potenzialità e delle caratteristiche generali di tutti i prodotti vegetali. In realtà non si tratta di un ammendante come gli altri o di un semplice concime, ma di qualcosa di più. Lo speciale tipo di produzione e gli oltre 100 elementi minerali in soluzione costituiscono una specie di elisir per il mondo vegetale. E non ci sono né pesticidi né alcun tipo di fertilizzante chimico, configurando il prodotto come perfettamente sostenibile dal punto di vista ambientale.
Prof. Luigi Campanella | Un valore aggiunto
dal 06-07-2015 al 25-10-2018
Nell’ambito dell’attività di ricerca la AXS M31 si è avvalsa dell’importante collaborazione del Prof. Luigi Campanella, Università degli Studi di Roma “La Sapienza”. Esperto di provata fama nel campo dell’elettrochimica, autore di oltre 500 lavori nei settori della Chimica Analitica, della Chimica Ambientale, delle Biotecnologie Analitiche, della Chimica dei Beni Culturali; inoltre, studioso di metodi chimici e biologici atti alla degradazione ed alla rimozione di inquinanti (tensioattivi, idrocarburi, pesticidi, metalli pesanti) in scarichi civili ed industriali. Membro di numerose Commissioni di Studio del CNR, del Ministero della Ricerca Scientifica e Tecnologica, dell'Università e dell'ENEA.
Il Prof. Luigi Campanella e il settore di ricerca sperimentale nel campo delle strutture vitali dei vegetali della AXS M31 hanno condotto una serie di test e analisi rivolte alla determinazione degli effetti di BioAksxter®.
BioAksxter® è un fertilizzante in grado da un lato di aumentare le qualità alla sintesi clorofilliana delle piante coltivate in ragione di un’aumentata capacità di catturare l’energia luminosa solare (questo garantisce la fotosintesi anche in condizioni di ridotta illuminazione quali possono aversi in particolari ambienti ed in particolari climi) e dall’altro di programmare l’equilibrio di pianta e terreno con conseguente aumento dei livelli produttivi e della qualità dei prodotti ottenuti senza ricorrere a fertilizzanti azotati e/o fosforici. Tali doti possono essere preziose anche nei casi di rigenerazione di un suolo esaurito sia per processo naturale sia a causa di patologie vegetali o d’inquinamento.
BioAksxter®, in relazione alle sue attività biologiche, contribuisce anche a rimuovere dal suolo attraverso meccanismi metabolici ossidativi eventuali contaminanti.
La capacità fotosintetica delle piante coltivate su terreno trattato con BioAksxter®
Lo scopo di questo studio è l’analisi colorimetrica di foglie di piante coltivate con BioAksxter® e di piante coltivate con sola acqua, correlando i risultati di tale analisi alla composizione chimica delle foglie, in particolare per quanto riguarda le componenti in relazione all’attività fotosintetica, responsabili del livello di vivacità del verde della foglia.
La capacità fotosintetica delle piante coltivate su terreno trattato con BioAksxter®
La capacità idrica del suolo trattato con BioAksxter®
È stata valutata la capacità di BioAksxter® di influenzare positivamente sia la capacità del suolo di trattenere l’acqua sia la sua attitudine a trasferire l’acqua in esso contenuta favorendone l’accesso alle colture.
La capacità idrica del suolo trattato con BioAksxter®
Antiossidanti nei prodotti agricoli coltivati con BioAksxter®
Sono state testate colture diverse confrontando la capacità antiossidante di prodotti ottenuti su terreni trattati e non trattati. Dai risultati ottenuti si è potuto osservare come la capacità/attività antiossidante dei campioni derivati da colture coltivate con BioAksxter®, espressa dalla concentrazione di ossigeno che sono capaci di abbattere, risulti maggiore rispetto alle colture provenienti da terreni trattati con altre tipologie di prodotti.
Antiossidanti nei prodotti agricoli coltivati con BioAksxter®
Respirometria e potenziale Red-Ox
Il lavoro svolto nell’arco di sei mesi ha messo in evidenza la capacità di BioAksxter® di incrementare l’attività respiratoria dei microrganismi nel terreno del 65% favorendo anche gli scambi ossigenativi tra suolo ed atmosfera. In sostanza, questo significa migliorare la qualità della sostanza organica quindi la vivibilità del terreno e la produttività delle colture.
Respirometria e potenziale Red-Ox
Prof. Pietro Perrino | Xylella, pesticidi. Rischi sanitari.
09 luglio 2018
Il professor Pietro Perrino, laureatosi in Scienze Agrarie presso l'Università di Bari nel 1967, ha approfondito le sue conoscenze in Patologia Vegetale, Microbiologia, Fisiopatologia, Genetica degli animali, Zoognostica, Miglioramento genetico, Entomologia e altre discipline correlate. In seguito alla laurea, ha intrapreso una carriera di ricerca presso il CNR, concentrandosi principalmente su genetica, ecologia e botanica. Nel 1970, ha conseguito un M.Sc. sulle Risorse Genetiche Vegetali presso l'Università di Birmingham, Regno Unito, focalizzandosi sulla conservazione e valorizzazione delle risorse genetiche vegetali. È stato Direttore della Banca Genetica del CNR di Bari dal 1983 al 2002.
In seguito alla sua esperienza quarantennale nel campo della biodiversità, il professor Perrino sostiene che la causa del disseccamento non è da attribuire alla Xylella, bensì ad una perdita di biodiversità nell'ecosistema. Le sue osservazioni, basate su studi e pubblicazioni, indicano una stretta correlazione tra la perdita della biodiversità ambientale e la diffusione delle malattie. In generale, sostiene che maggiore è la biodiversità, minore è la suscettibilità delle piante e degli animali alle malattie, e viceversa. Questa relazione è stata oggetto di divulgazione in molteplici occasioni da parte del professor Perrino, tra cui il convegno ISDE Lecce “Xylella, pesticidi. Rischi sanitari” del 09 luglio 2018.
L'intento qui è di accennare al fatto che politici e burocrati sono distanti da una soluzione meno costosa e più naturale rispetto all'eliminazione degli alberi d'olivo per contrastare la Xylella, batterio del quale non si conosce ancora appieno la patogenicità.
Il prof. Perrino cita BioAksxter® disinquinante già utilizzato in Puglia con ottimi risultati, in quanto sostiene che “Il problema della Xylella, come tanti altri problemi della Puglia, è la conseguenza di un disastro ambientale. I patogeni per lo più sono degli opportunisti. È inutile accanirsi contro i patogeni con tanti veleni. La cosa più sensata da fare è di eliminare le vere cause: bloccare l’inquinamento, disinquinare l’ambiente, ripristinare le buone pratiche agricole ed aumentare la biodiversità degli uliveti attraverso un sostegno economico adeguato agli agricoltori. L’emergenza riguarda l’ambiente e quindi la nostra vita, non la Xylella. I patogeni, inclusa la Xylella, si controllano meglio ed in maniera più efficace se si migliorano le condizioni ambientali.” (tratto da Xylella: sentenza della Corte di giustizia europea e Task Force – Commenti di Pietro Perrino.)
F. Bigaran – S. Magnelli | Suolo e non solo
Dott. Francesco Bigaran e dott. Samuele Magnelli, agronomi pedologi, collaborano con università e centri di ricerca nazionali su tematiche quali la sostenibilità delle produzioni agrarie e la vulnerabilità degli ecosistemi.
Nel 2021 è stato avviato il progetto di studio “Applicazione di metodi di indagine innovativi sull’effetto in situ delle formulazioni BioAksxter® a livello di vegetazione e fauna edafica”.
Un nuovo approccio integrato per la valutazione del livello di sostenibilità delle produzioni.