Sostenibilità alimentare e consumo consapevole dei prodotti agricoli
Passano gli anni, ma la storia si ripete di continuo: la problematica dei residui chimici e degli inquinanti ambientali si fa sempre più pesante per agricoltori e consumatori. Le malattie in agricoltura aumentano e di conseguenza anche i problemi di salute, proprio perché siamo ciò che mangiamo. Insomma, la sostenibilità alimentare sta diventando insostenibile ed il consumo consapevole dei prodotti agricoli è del tutto inconsapevole.
Apportare sostanze tossiche nei terreni coltivati significa apportarle anche al nostro corpo attraverso la nutrizione. Questa vera e propria “contaminazione circolare” è confermata dai dati allarmanti dello studio effettuato dalla Pesticide Action Network Europe (PAN): un terzo di tutta la frutta europea che mangiamo è contaminata da pesticidi pericolosi. Pericolosi per la fertilità e per la gravidanza, ma non solo; l’esposizione al rischio di leucemia, tumori del sistema nervoso centrale e del sistema linfatico, Parkinson e malattie respiratorie è molto elevata, come dichiarato dallo studio dell’Istituto francese Inserm.
Si possono rimuovere i residui dei pesticidi da frutta e verdura?
Si, ma solo l’agricoltore può farlo. Non il consumatore. Coltivando con BioAksxter® fertilizzante disinquinante le aziende agricole possono rimuovere residui chimici, inquinanti ambientali e sostanze nocive dal terreno, dalla pianta e dai prodotti agricoli, così da garantire la sicurezza al consumatore.
Sul web si leggono tanti falsi miti riguardanti l’eliminazione dei residui da frutta e verdura, in primis l'acqua corrente ed il bicarbonato. Purtroppo, però, i pesticidi penetrano in tutte le parti della pianta, arrivando al frutto che noi mangiamo.
Di seguito alcuni dati sull'abbattimento dei residui nelle coltivazioni con BioAksxter® (da notare l'azione decontaminante dei suoli, anche da molecole persistenti):
>> Analisi multiresiduale su mele coltivate con BioAksxter® <<
Sostenibilità alimentare: facciamo chiarezza
Gli esperti della nutrizione raccomandano sempre di avere un’alimentazione sana. Dobbiamo mangiare tanta frutta e verdura per ridurre il rischio di patologie, ma se riflettiamo un attimo sulla pubblicazione dello studio della PAN di cui abbiamo parlato poco fa, si può evincere che ci ammaliamo ugualmente se non cambiamo approccio nel coltivare. Da qui l’importanza dell’agricoltura a residuo zero ottenibile grazie all’avanzata tecnologia disinquinante di BioAksxter®.
Uomo e ambiente: sconnessione totale
La mancata conoscenza e consapevolezza degli effetti reali dei prodotti chimici utilizzati in agricoltura sono la dimostrazione di una sconnessione totale fra uomo e natura. Ciò si ripercuote in maniera esponenziale sulla biodiversità. Infatti, la Food and Agriculture Organization (FAO) ha informato la comunità internazionale dell’allarmante riduzione a livello mondiale di insetti impollinatori. Le api sono una risorsa fondamentale non solo perché ci forniscono miele, polline e cera, ma per l’intero sistema agricolo. Circa l’84% delle specie di piante e l’80% della produzione alimentare in Europa dipendono in larga misura dall’impollinazione ad opera delle api ed altri insetti pronubi.
Poche api, poca impollinazione, poco cibo.
Consumo consapevole: sostenibilità o disinformazione?
Spesso compriamo cibi inquinati coperti da slogan ecosostenibili e confezioni verdi acchiappa-cliente.
Ci dicono che non c’è da allarmarsi poiché il livello dei residui è basso, assicurano “meno X% di residui chimici”, nessun danno alla salute, ma dobbiamo renderci conto che se ingeriamo costantemente piccole dosi di residui, con il tempo il danno alla salute c’è, eccome.
A proposito di disinformazione, un agricoltore raccontava del suo confinante che per far fronte alla dorifora delle sue patate, utilizzava un noto agrofarmaco contenete Imidacloprid. Le dava poi da mangiare alle sue bambine, commentando “che buone che erano…”.