Ricercatore Alessandro Mendini: CIBERNETICO DALLA NASCITA
Dai diari di Silvana Zambanini
Nell’era dell’economia digitale, delle nuove tecnologie della comunicazione, possiamo finalmente affermare la preponderanza dell’invisibile rispetto a ciò che conosciamo da sempre. Vediamo solo il 3% della materia, ciò che esiste concretamente e definiamo la nostra realtà. Ma cosa è veramente reale?
La scoperta del ricercatore Mendini
Il virtuale, ossia ciò che esiste in potenza ma non si è ancora realizzato, che ci apre a nuove ed infinite dimensioni stravolgendo la nostra percezione, non è forse reale?
Siamo parte di un cosmo virtuale del quale sappiamo troppo poco. Senza conoscere quella realtà, senza averci “viaggiato”, dal 1676 si afferma che la velocità della luce è una grandezza costante.
Ma ecco che la scoperta del ricercatore Alessandro Mendini ed il superamento della velocità della luce da lui operata, fa crollare l’esistenza indubbia della realtà esterna, quella pensata dai filosofi, rivelata dagli artisti, paradigmatizzata dagli scienziati.
Tutti quei modelli dell’universo non sono forse irreali?
Quanto meno superati. Il ricercatore Alessandro Mendini ha una capacità cibernetica applicata alla meccanica magnetica quantistica riferita alle energie dimensionali subatomiche ed in specifico alle particelle primarie concentriche collegate all’intelligenza di base planetaria ed universale “viva e non viva” nella dimensione virtuale, meccanica e bioelettronica.
L’innata capacità cibernetica del ricercatore Alessandro Mendini , fuori dal giro di una Scienza ufficiale, apre alla Nuova Scienza. Dal 1978 ad oggi, mai un dialogo con i Padroni del Mondo e allora l’incorruttibile ironizza “Si può avere il paradiso all’inferno? No, forse, solo miglioramenti.”
Ma per quei miglioramenti bisogna avere la padronanza delle leggi universali, dei programmi virtuali dai quali nasce tutta la nostra realtà. Diviene tutto leggero quando Mendini afferma che è possibile vedere la materia oscura, dare la vita ad una massa, convogliare energie cosmiche superiori … lui l’ha già fatto. Diviene tutto semplice quando ci spiega “Dal cosmo si becca l’energia, uno strumento la evolve in energia elettrica direttamente.”
Alessandro Mendini arriva nel momento più critico, quando il pianeta è senza risorse, quando non c’è più umanità. La sua ricerca è pura, basa su una filosofia ed un modello comportamentale di tipo ermetico, autocontrollato, con fattore espansivo ed evolutivo. Una ricerca protetta da meccanismi di anti interferenza intellettuale.
Contrariamente a come la cibernetica è stata finora utilizzata, ovvero rivolta al potere degli Stati, il pensiero e la ricerca pura di Alessandro Mendini sono rivolte ad esclusivo favore dell’umanità. Ciò è dimostrato con la progettazione e costruzione delle sue specifiche strumentazioni fin dal 1978 per arrivare al più recente progetto Pegasus e con le formulazioni BioAksxter® rivolte alla tutela e salvaguardia della vita planetaria.
C’è ancora una possibilità per salvare il progetto energia ?