PRATICHE DI SUCCESSO in viticoltura: sovescio e trattamento preinvernale
Sovescio nel vigneto: lo fai anche tu?
Probabilmente è superfluo indicare cosa sia il sovescio, ma nel caso qualcuno non lo sapesse, possiamo riassumere molto brevemente dicendo che il sovescio è una pratica agronomica migliorativa, consistente nel coltivare specie erbacee, principalmente leguminose o graminacee, per poi interrarle. A seconda della specie adottata si avrà un risultato diverso. Per chi è a digiuno di questo argomento, troverete molte informazioni utili in questo articolo “E’ tempo di sovescio: Cosa, Come, Quando e Perché?”
Perché coltivare il sovescio nel vigneto?
L’obbiettivo primario del sovescio nel vigneto è proprio quello di migliorare la fertilità del terreno, ma non sono da meno anche molti altri benefici come il controllo delle erbe infestanti, il contenimento dell’erosione, il miglioramento del contenuto di sostanza organica, della struttura e della porosità del suolo, favorendo la biodiversità e l’apporto di microelementi, ecc. Ricordiamoci che l’impiego del concime per vigneto BioAksxter® rende maggiormente produttivo l’impiego del sovescio, ottimizzando l’azione di questa pratica di concimazione verde. Il suo impiego regolare, bonifica progressivamente il terreno liberandolo dai residui dei trattamenti con rame, zolfo ed altre sostanze, aumenta la capacità di umificazione e la dotazione di sostanze nutritive nobili incorporate anche tramite il sovescio.
Il sovescio di favino nel vigneto Chianti
La tecnica del sovescio in viticoltura
È importante, appena dopo la vendemmia, seminare tra i filari specie adatte al sovescio. In viticoltura, il sovescio ha gli stessi vantaggi degli altri settori agricoli.
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Quand’è il periodo migliore per seminare il sovescio nei nostri vigneti?
L’autunno è il periodo migliore per la semina del sovescio nel vigneto da interrare in primavera.
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Quand’è il periodo ottimale di interramento del sovescio?
Per una maggior quantità di micronutrienti e sostanza organica nel suolo, il momento migliore per l’interramento del sovescio nel vigneto è quando le piante sono in pre-fioritura o si vedono spuntare i primi fiori chiusi. In questa fase, infatti, le piante hanno raggiunto il loro massimo sviluppo ed i tessuti vegetali hanno un contenuto equilibrato in fibre e proteine che ne permetterà una più rapida degradazione. Inoltre, lo sfalcio della coltura da sovescio in questo momento ne evita lo sviluppo successivo che altrimenti diverrebbe infestante per il vigneto.
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Quali piante seminare per il sovescio?
- Leguminose: grazie all’attività azotofissatrice, consentono un apporto di azoto nel terreno, specie se con apparto radicale profondo. Hanno poco apporto di sostanza organica, in quanto interrandole in fioritura o pre-fioritura, sono costituite da una biomassa composta dal 70-80 % d’acqua.
Favino - Trifoglio incarnato - Veccia comune - Lupino - Lenticchia - Fagiolo - Pisello da foraggio - Pisello - Fava
- Crucifere o Brassicacee: hanno un indubbio vantaggio, e cioè quello di essere nematocide, cioè di produrre una sostanza che abbatta i nematodi, pericolosi parassiti del terreno, molto dannosi per le colture orticole e non solo.
Colza - Senape - Ravizzone
- Graminacee: a differenza delle leguminose, sono ricche di fibra (cellulosa ecc) ed in tempi più lunghi forniranno materiale per la formazione di sostanza organica e Humus. Sono utilizzate per il sovescio nel vigneto in quanto hanno una rapida crescita e una ridotta esigenza d’acqua.
Avena - Segale - Orzo - Sorgo
Il sovescio di favino nel vigneto
Favino da sovescio nel vigneto
Nella gestione dei vigneti viene spesso usato il favino. Il favino si semina a settembre e lo si interra in aprile al momento della fioritura o anche prima, dipende dal tempo! Nella maggior parte dei casi, il sovescio nel vigneto eseguito a file alternate, rappresenta una delle migliori strade per aumentare le produzioni e avere uve più sane. Infatti, il sovescio viene spesso seminato un filare sì e uno no in modo che nel filare libero sia possibile effettuare i lavori di potatura del vigneto. C’è chi semina le erbe da sovescio l’anno prima di piantare le barbatelle e dopo aver effettuato l’interramento le mette a dimora, sapeste che risultati! Leggi: “Dalle barbatelle al vigneto: per la viticoltura di qualità”.
Concimazione autunnale del vigneto: sovescio e trattamento preinvernale
Bisogna sempre tenere a mente che la fase di riposo vegetativo durante il periodo invernale è determinante per il risultato produttivo dell’annata seguente in quanto sia nel terreno che nella pianta avvengono processi molto importanti.
Il risultato di un sovescio è comunque da considerarsi un intervento ammendante e non fertilizzante, per questo il trattamento preinvernale con BioAksxter® è basilare per il potenziamento del programma della pianta e permette di affrontare meglio sia la ripresa vegetativa che le successive fasi del ciclo produttivo; inoltre, consente il superamento di tutte le condizioni critiche quindi una maggior resistenza agli stress termici, in particolare alle gelate, minori fenomeni di disidratazione in caso di inverni ventosi, resistenza agli attacchi patogeni.
Il trattamento preinvernale del vigneto è fondamentale per il raggiungimento dei massimi risultati produttivi e può essere fatto in qualsiasi momento tra la fine del ciclo produttivo e la metà di dicembre.
E se di tanto in tanto vi ronzano in testa domande del tipo: “Come posso far fronte ai continui alti e bassi della mia produzione vitivinicola? Come posso garantirmi un reddito adeguato e costante nonostante il clima sempre più anomalo? Come faccio a ridurre gli attacchi patogeni?”, beh, basta cominciare oggi con il trattamento preinvernale del vostro vigneto e le risposte saranno ben visibili già a partire dall’anno prossimo.
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