Ortaggi invernali dopo 8 gelate e 2 nevicate!
Il nipote mostra al nonno la foto scattata qualche istante prima e già trasferita sul telefonino. Il nonno incredulo e stupito non capisce come è possibile. Siamo tutti Harry Potter nell’era della tecnologia! Ma ci sono tecnologie e tecnologie. Quelle veramente utili ci rendono Noè sull’arca o almeno animali da salvare.
E’ il caso della tecnologia Mendini che distingue le formulazioni BioAksxter®. Una tecnologia basata sull’energia, la sola a poter innescare i processi vitali nel terreno e nella pianta per crescere, svilupparsi, produrre, proteggendosi dalle malattie e dalle problematiche conseguenti ai cambiamenti climatici.
Ortaggi invernali con BioAksxter® non temono il gelo!
Un’ondata di gelo ha colpito soprattutto le zone della Puglia dove tutte le produzioni orticole si sono bruciate e sono andati distrutti migliaia di ettari di produzioni di ortaggi invernali prossimi alla raccolta, le coltivazioni sono totalmente distrutte. Le uniche colture che hanno retto sono quelle coltivate con BioAksxter®.
Sul mercato non ci sono più finocchi, ma dai campi della Puglia ecco che arrivano intere partite perfette. Dopo 8 gelate e 2 nevicate! Così per cavolfiori, broccoli e broccoletti, cavolo romanesco, carciofi, fave, erbe come aneto, coriandolo e prezzemolo, ma anche arance e mandarini.
Nei campi dell’azienda agricola di Salvatore Napolitano a Foggia, il lunedì 9 gennaio i finocchi erano un blocco di ghiaccio, ma il venerdì 13 erano perfetti. Così anche a Crotone, dai Fratelli Fabiano i cui finocchi sono stati poi acquistati da Zuccarella – Fattorie Ortofrutticole di Scanzano Jonico. La battuta, riferendosi al raddoppio del ricavato dalle partite vendute a blocco è stata “possiamo dire che in questa annata fare i finocchi è convenuto…”. BioAksxter® porta anche il sorriso.
L’impiego della tecnologia BioAksxter® mette in luce anche altre differenze sostanziali: si ottiene peso e qualità – dice Francesco Suriano della Spartans srl, distributori di BioAksxter® in Puglia e Basilicata. Infatti, ad esempio nella lavorazione del finocchio convenzionale il 20% è di scarto. Sull’ 80% rimasto c’è un’ulteriore perdita del 45% per l’operazione di sfogliatura, e parliamo di un finocchio poco idratato. Con BioAksxter®, invece, oltre alla differenza qualitativa, si ottiene una pezzatura maggiore, variabile da zona a zona, mediamente intorno al 1 kg e la sfogliatura si limita al 30% perché i finocchi vengono sfogliati a 2 foglie anziché a 4.
Una differenza sostanziale, appunto!
Nelle foto seguenti il risultato ottenuto dopo circa 8 gelate e 2 nevicate dall’Azienda agricola La Nuova Gestione di Cerignola (FG).