Le reti in agricoltura: pro e contro
In questi ultimi 20 anni l’utilizzo di reti in agricoltura, installate in campo per difendersi da numerose avversità sia di tipo climatico (grandine ed eccesso di radiazione solare su tutti) che di tipo parassitario (es. uccelli, insetti), ha assunto un ruolo sempre più importante.
Sicuramente le reti rappresentano una soluzione maggiormente sostenibile rispetto all’impiego di antiparassitari, ma possono determinare importanti cambiamenti a livello del microclima del frutto, con maggiori difficoltà nel raggiungimento di risultati quantitativi e soprattutto qualitativi.
Tipologie di reti in agricoltura
Sul mercato sono disponibili diverse tipologie di reti destinate al settore agricolo, specifiche per obiettivi quali:
- reti antigrandine;
- reti ombreggianti;
- reti anti-uccelli;
- tessuto non tessuto.
Disponibili in diversi colori, diversi materiali e con maglie più o meno grandi a seconda dello scopo.
Caratteristiche delle reti: la “maglia”
Per l’agricoltore è molto importante valutare le caratteristiche delle reti, in modo da scegliere quelle più adatte alle proprie esigenze ed alle avversità da combattere.
La rete è composta da numerosi fili, costituenti l’ordito e la trama. L’ordito è la base nella preparazione di una rete, formando le linee verticali del tessuto, mentre la trama costituisce le righe orizzontali. I fili della trama vengono inseriti nell’ordito, incrociati ed annodati tra loro in modo da garantire una certa robustezza.
Gli spazi liberi a forma rettangolare (quadrata o romboidale in alcuni casi) caratterizzano la maglia. I fori più o meno grandi determinano se tale rete è adatta o meno allo scopo. Le dimensioni delle maglie sono identificate in mm (es. 5×6).
Tanto più le reti hanno maglie fitte, tanto più ridotta è la ventilazione. Quando le reti ostacolano i movimenti di aria tra l’esterno e l’interno, l’utilizzo di BioAksxter® favorisce tutti gli scambi ossigenativi necessari per un equilibrio vegeto-produttivo.
Si sceglierà la dimensione delle maglie in base alle avversità da combattere, come riportato nella tabella seguente.
Tipologie di reti in agricoltura
Altri parametri da valutare nella scelta della rete sono:
- colore, che incide sull’ombreggiamento;
- dimensioni;
- costo.
Da non sottovalutare l’operazione dell’installazione: mentre in alcuni casi l’installazione è relativamente semplice, in altri casi (es. reti antigrandine) sono richiesti degli accessori specifici oltre a manodopera specializzata.
Talvolta si associa alle reti la riduzione dei residui chimici nella frutta e nell’ambiente. La riduzione non è una soluzione sufficiente.
L’azione disinquinante di BioAksxter® elimina i residui chimici e le sostanze nocive a carico del terreno e delle colture, dei prodotti agricoli e dell’ecosistema.
Reti antigrandine e reti fotoselettive
La grandine è sempre stata una delle avversità climatiche più temute in agricoltura. Poco prevedibile, improvvisa, pochi minuti e la produzione dell’anno è compromessa. Senza dimenticare le ore di lavoro in campagna. Per anni non è stata possibile una vera e propria difesa dalla grandine, quindi come garanzia di reddito non restava altro che assicurarsi. Le reti antigrandine rappresentano una delle applicazioni, se non l’applicazione più diffusa, per quanto riguarda le reti in agricoltura: permettono di salvaguardare la produzione, con una maggiore sicurezza nel corso degli anni. Lo svantaggio principale è dato dall’investimento importante in fase iniziale (con la possibilità di superare anche i 20.000 €/ha) oltre ai costi di ammortamento nel corso degli anni. Oltretutto non è sempre possibile ricorrere all’utilizzo di tali reti, nella maggioranza dei casi poste al di sopra della chioma e di largo impiego in frutticoltura.
Il fatto che in alcuni casi i pali raggiungano altezze fuori terra non molto elevate (es. 2 m nel caso di molti vigneti) complica notevolmente l’installazione delle reti. A 2m il passaggio dei mezzi meccanici verrebbe reso praticamente impossibile, a patto di chiudere ed aprire continuamente le reti, una soluzione poco pratica dal punto di vista della gestione. Anche per le colture orticole l’installazione incide notevolmente sui costi, per il fatto che spesso non sono necessarie delle strutture di sostegno. Nelle zone maggiormente a rischio grandine è consigliabile, sia dal punto di vista tecnico che economico, ricorrere alle serre.
Nelle colture sottorete la scarsa intensità luminosa altera il processo fotosintetico compromettendo la produttività delle piante. BioAksxter® ripotenzia la capacità di captazione luminosa della pianta accelerandone la fotosintesi.
Rete antigrandine su meleto
Da pochi anni sono disponibili in commercio anche le cosiddette reti antigrandine fotoselettive; disponibili in varie colorazioni, influenzano la loro capacità ombreggiante a seconda del colore. Una tonalità più scura garantirà una protezione maggiore dalle scottature solari. Sono disponibili colori di vario tipo (es. giallo, blu, rosso) che influenzano la fisiologia delle colture, ritardando ad esempio la raccolta o condizionando parzialmente altre caratteristiche (es. calibro, colore dei frutti).
Rete fotoselettiva
Reti anti-insetto e reti antipioggia
La sempre maggiore proliferazione di insetti ha portato ad una sempre più difficile difesa fitosanitaria. L’impiego degli insetticidi lascia spesso dei punti interrogativi, in quanto per debellare importanti infestazioni spesso è necessario ricorrere a prodotti ad ampio spettro, con danni alla biodiversità (un esempio è quello legato alla moria delle api). Nel caso dell’agricoltura biologica la scelta di prodotti specifici è più limitata, con maggiori difficoltà nel contenimento degli insetti. Altre soluzioni possibili riguardano l’utilizzo di trappole o della confusione sessuale, non applicabili però per tutte le specie di insetti.
Le reti in agricoltura adatte al contenimento degli insetti sono tra quelle a maglie più strette, con un’area della maglia che non supera per molte specie (es. Drosophila suzukii) 1 mm2 di superficie, mentre per altre specie (es. carpocapsa o Popilia japonica) è possibile impiegare delle maglie più larghe. Sono spesso impiegate per il controllo degli insetti, mentre in alcuni casi vengono installate per i bombi, che non riuscendo ad uscire dal terreno agricolo rimangono all’interno, favorendo così l’impollinazione.
Reti antinsetto
Oltre alle reti antinsetto sono disponibili anche le cosiddette reti antipioggia (o reti anticracking), con maglie ancora più fini delle reti anti-insetto. Per colture caratterizzate da frutti con buccia sottile (es. lamponi, mirtilli, ribes, ciliegie, prugne) l’utilizzo di queste reti sta prendendo sempre più piede negli ultimi anni.
Le tue colture sotto rete presentano parametri microclimatici modificati?
Quando le reti influenzano il microclima sotto copertura, l’utilizzo di BioAksxter® consente un maggior adattamento della pianta a più difficili condizioni.
Reti anti pioggia
Reti anti-uccelli
Anche gli uccelli possono causare dei danni importanti alle colture, soprattutto su cereali, colture orticole e frutti a buccia sottile.
Gli uccelli possono causare danni a carico di numerose specie, in particolare:
- cereali e colture orticole. Gli organi più a rischio sono i semi, le giovani piantine ed i frutti in fase di maturazione;
- uva e piccoli frutti. I frutti a maturazione sono molto appetibili, specialmente le varietà più aromatiche e con buccia più sottile;
- altri frutti. In fase di maturazione avanzata si riscontra un aumento della consistenza della buccia e della polpa, oltre ad un maggiore aroma e ad un miglioramento del colore, aspetti che rendono più appetibili questi frutti agli uccelli.
In passato era in voga l’utilizzo di spaventapasseri, oltre a quello di colle. Oggi ci sono delle norme che tutelano diverse specie di uccelli (vedi legge 157/92 sulla protezione della fauna selvatica e sul profilo venatorio); eventuali danni non sono normalmente coperti da polizze assicurative. Sono comunque a disposizione vari sistemi oltre all’impiego di reti, come sostanze repellenti o dissuasori acustici.
In Italia tra gli uccelli che possono causare danni alle colture sono da segnalare: storni, corvidi (gazza e cornacchia), passeri, colombi, tortore, fagiani.
Reti anti uccello in un vigneto
Per quanto riguarda le reti è necessario valutare la specie responsabile del danno. Nel caso di danni da passeri è consigliabile una rete con maglia 20×20, mentre per altre specie (es. piccioni) è possibile optare per una mesh più larga.
Reti ombreggianti e reti frangivento
Tra le altre applicazioni legate alle reti in agricoltura vi sono:
- reti ombreggianti;
- reti frangivento;
Le reti ombreggianti non agiscono solamente come barriera contro il sole, ma anche contro vento o polveri (es. sabbia). Lo scopo principale è comunque quello di schermare la radiazione solare, permettendo di anticipare o posticipare le fasi fenologiche (es. fioritura, maturazione) con maggiore uniformità delle colture. Le reti ombreggianti hanno delle maglie relativamente strette (mediamente dai 3 ai 5 mm2 di superficie) e con diversa capacità ombreggiante, legata oltre che alla maglia, al colore. La capacità ombreggiante (definita in alcuni casi schermatura) è massima nel caso del colore nero e minima per quanto riguarda il bianco.
Le reti frangivento sono reti predisposte per ridurre i danni da vento. La presenza di una tessitura più fitta con maglia più stretta fornisce alle reti una maggiore resistenza al vento, riducendone l’usura e la rottura. Possono essere impiegate anche come reti ombreggianti.
Le tue colture sotto rete sono stressate?
Con BioAksxter® aumenti la resistenza agli stress riducendo gli svantaggi derivanti da queste tecniche di coltivazione.
Reti per la protezione dei danni da animali
Anche animali di taglia più grossa, come cervi, caprioli, cinghiali o daini, possono causare danni alle colture; danni che si verificano a carico delle giovani piantine, dei germogli e dei frutti. Le colture più a rischio sono indubbiamente le orticole, ma anche uva e piccoli frutti, che oltre ad avere una buccia relativamente sottile, sono per questi animali facilmente raggiungibili.
La rete dovrà essere a maglie abbastanza larghe, ma anche resistente e raggiungere altezze elevate (superiori ai 2 m nel caso degli ungulati), in modo da ostacolare l’entrata degli animali nelle coltivazioni, evitando al contempo di procurare ferite agli stessi. È anche necessario che le reti siano ben fissate al suolo, in quanto molti animali sono in grado di scavare delle buche, passando sotto la rete.
Altre soluzioni utilizzate sono quelle legate ai recinti elettrificati oppure all’impiego di dissuasori ad ultrasuoni.
Danni da cinghiale
Nel terreno è possibile invece installare le reti antitalpa. Le talpe, nonostante abbiano olfatto e vista molto limitati, sono in grado di scavare gallerie (anche 4m all’ora) arrecando danni a frutteti, prati, giardini, campi da golf.
Mentre in tutte le altre tipologie di rete il materiale più utilizzato è il polietilene, nel caso delle recinzioni sono più adatti altri materiali maggiormente resistenti (come polipropilene o acciaio zincato), in modo da ostacolare l’entrata degli animali.
Altre tipologie di reti e coperture
Per la protezione dal gelo è possibile impiegare il cosiddetto tessuto non tessuto (TNT). Il TNT permette di fornire una protezione dal gelo alle colture sia orticole che arboree, favorendo anche lo sviluppo dei semi ed inibendo la crescita delle infestanti, esercitando una protezione anche da insetti, lumache e volatili. La qualità del tessuto non tessuto è legata alla grammatura (ovvero al peso). Con una maggiore grammatura è maggiore anche la resistenza allo strappo.
Reti verticali in orticoltura
Le reti per orticoltura hanno maglie larghe e sono posate in verticale per favorire il sostegno delle piante.
Le reti per floricoltura non vengono invece impiegate a scopo di sostegno. Sono poste in orizzontale e permettono di aiutare lo sviluppo verticale dei fiori. Trovano impiego nella coltivazione di fiori recisi.
Esistono anche le reti raccogli frutta, impiegate ad esempio nella raccolta delle olive, con maglie più strette delle classiche reti antigrandine.
Reti per la raccolta delle olive
Reti antigrandine: non solo vantaggi
Anche l’utilizzo delle reti in agricoltura presenta degli svantaggi, legati a:
- prezzo delle reti. Il costo è legato al materiale, ma soprattutto alle maglie. Maglie più fitte e una maggiore grammatura determinano un maggior costo;
- tempo e costi per l’installazione. In alcuni casi l’installazione delle reti è relativamente semplice mentre in altri (es. reti antigrandine) i costi richiesti per l’installazione aumentano. La posa in opera delle reti a volte può richiedere della manodopera specializzata;
- influenza sulla radiazione luminosa. La presenza delle reti modifica il microclima a carico delle colture. Alcune reti, a causa del colore e della maglia molto fitta, possono determinare una minore radiazione luminosa su foglie e frutti, con possibili ripercussioni a carico della maturazione. Un parametro che può risentirne in maniera considerevole è quello della colorazione dei frutti;
- influenza sul microclima. In alcuni casi (es. vigneti a spalliera) l’installazione di reti può avere un ruolo determinante sul microclima. I rischi maggiori sono legati all’ aumento della temperatura o dell’umidità, fattori che possono compromettere il raggiungimento dei migliori risultati qualitativi.
Le tue colture sotto rete presentano parametri qualitativi scarsi?
Quando le reti ostacolano l’intensità e l’estensione della colorazione dei frutti, l’utilizzo di BioAksxter® permette alla pianta di elaborare i processi che portano alla formazione dei pigmenti (es. antociani, flavonoidi, carotenoidi, etc.) responsabili della colorazione dei frutti.
Risolvere gli inconvenienti delle coltivazioni sotto rete con BioAksxter®
Per superare varie problematiche ed inconvenienti derivanti dall’utilizzo delle reti e soprattutto per quanto riguarda le condizioni di carenza luminosa, è consigliato l’impiego di BioAksxter® M31 linea serra fotovoltaica. In tal modo si migliora l’efficienza fotosintetica delle colture e si compensano le carenze di luminosità diffusa fino al 70%. I risultati produttivi risultano pari a quelli ottenuti con luce diretta.
E’ consigliato l’impiego di BioAksxter® M32 linea serra fotovoltaica quando si desidera agire in modo particolare sullo sviluppo vegetativo, sempre compensando gli inconvenienti dovuti alla scarsa luminosità.