La coltivazione dei pomodori in serra
La coltivazione dei pomodori ben si presta alla metodologia della coltura in serra. Si tratta sostanzialmente di un metodo di forzatura che vede l’impiego di strutture coperte al fine di ricreare un habitat più confacente possibile alle esigenze della pianta (temperatura, luce, etc.).
Coltivare pomodori: quali sono le esigenze della pianta del pomodoro
Il pomodoro (Solanum lycopersicum) è una specie abbastanza rustica che esprime grande adattabilità alle più svariate condizioni ambientali. Coltivato praticamente in tutt’Italia, ben si adatta a molte tipologie di terreno, anche se predilige quelli di medio impasto con abbondante drenaggio.
Pomodori coltivati con BioAksxter®
Essendo una pianta da climi temperati-caldi, dal punto di vista termico è invece un po’ più esigente: la temperatura minima di germinazione si attesta attorno ai 12-13°C mentre per fruttificare sono necessari almeno 22-25°C.
La coltivazione del pomodoro necessità di notevoli quantità d’acqua ma, nonostante ciò, rifugge gli ambienti eccessivamente umidi (più soggetti a malattie e marciumi) prediligendo climi secchi e terreni strutturati a grande capacità di ritenzione idrica con possibilità di regolari annaffiature.
Cosa spinge a produrre i pomodori in serra?
La coltivazione dei pomodori in serra risponde a precise esigenze di mercato: richiesta di prodotto fresco in ogni stagione, pomodoro dalle elevate qualità organolettiche, semplice da acquistare e consumare ed a conservabilità prolungata.
Le aziende agricole si sono quindi regolate di conseguenza organizzandosi con cicli di coltivazione più articolati, l’applicazione di opportune tecniche colturali, impiego di varietà aderenti alle richieste del consumatore e della distribuzione (ad es. per la tipologia quarta gamma, leggi l’articolo sul successo della produzione di quarta gamma).
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Come viene organizzata la coltivazione dei pomodori in serra?
L’impianto della coltura dei pomodori in serra si realizza attraverso l’impiego, ormai, diffusissimo di piantine da vivaio, spesso anche innestate. Per quanto riguarda la scelta varietale il quadro delle cultivar a disposizione dell’agricoltore si arricchisce ogni anno di più.
In tal senso, la ricerca genetica tende ad ottenere il migliore materiale vegetativo agendo su uno o più dei seguenti caratteri:
- crescita indeterminata della pianta con lungo periodo di raccolta;
- vegetazione non troppo folta per favorire la circolazione dell’aria;
- fioritura ed allegagione in condizioni non ottimali di temperatura e luce;
- massima resistenza ai patogeni.
Per la coltivazione dei pomodori in serra si adotta il tipico allevamento in verticale. Questo è pressoché necessario dato il contesto e comporta l’applicazione di idonei sostegni per ancorare la pianta e garantire una disposizione della vegetazione favorevole sia per la produttività sia per la più agevole esecuzione delle operazioni colturali.
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Pratiche agronomiche indispensabili per la coltivazione dei pomodori in serra
La potatura verde risulta fondamentale in quanto consente di raggiungere un ottimale controllo dell’accrescimento della pianta. In tal senso, è spesso praticata la cimatura, l’asportazione dei germogli ascellari (sfemminellatura o scacchiatura) nonché di una parte delle foglie. Operazioni necessarie al fine di assicurare un regolare sviluppo delle piante e la miglior crescita dei germogli fertili.
Per favorire la fecondazione nell’impianto, un intervento che trova sempre più diffusione è l’immissione all’interno della serra di colonie di bombi. Questi insetti volano alla ricerca di nettare esercitando pressione meccanica sui fiori e determinando così la fuoriuscita del polline. Altri tipi di insetti utili vengono, inoltre, impiegati per la lotta biologica.
L’impiego della fertirrigazione, ormai dotazione molto diffusa nelle serre, garantisce un’ottimale gestione degli adacquamenti e delle concimazioni. Quest’ultime sono, in genere, abbondantemente fornite durante tutte le fasi principali del ciclo colturale; la coltivazione del pomodoro in serra è, infatti, una delle più gravose in termini di impiego di input esterni secondo i metodi colturali classici.
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La coltura di pomodoro in serra assicura diversi vantaggi
La coltivazione dei pomodori in serra costituisce un metodo di produzione che offre notevoli vantaggi all’azienda agricola tra i quali citiamo:
- la possibilità di organizzare cicli di coltivazione più flessibili
- la protezione della coltura da eventi climatici intensi
- l’irrigazione localizzata associata alla concimazione
- una migliore articolazione delle modalità e delle epoche di raccolta ai fini di una regolare produzione.
Coltivare in serra: problematiche e malattie del pomodoro
Ovviamente esiste il rovescio della medaglia; la coltivazione dei pomodori in serra è infatti soggetta a molteplici avversità di tipo biotico e abiotico. La monocoltura ed il massiccio impiego di prodotti chimici possono favorire l’attacco di patogeni (funghi, virus, batteri) e determinare condizioni di grave stanchezza del substrato.
Tra le malattie/avversità del pomodoro in serra più diffuse citiamo: botrite, peronospora del pomodoro, oidio, fusarium, verticillium, cancro batterico, virus del mosaico, etc. A queste si aggiungono marciume apicale del pomodoro, nematodi, clavibacter ed altro.
Pesticidi e fumiganti chimici: la soluzione non è questa
Ovviamente, cicli colturali molto spinti e la necessità di rispettare le scadenze del mercato non consentono di applicare adeguate rotazioni ed anche il ricorso ai sovesci è molto limitato. Ciò comporta che l’eliminazione dei patogeni viene esclusivamente affidata ai pesticidi e fumiganti chimici.
Come un cane che si morde la coda, tutto ciò non fa altro che peggiorare progressivamente l’ambiente di coltivazione; infatti, esaurito presto l’effetto abbattente dei prodotti sintetici, il substrato presenterà nuovamente le stesse problematiche ma in una condizione aggravata di sterilità biologica.
Vi è però la possibilità concreta di cambiare!
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Come migliorare la coltivazione di pomodori in serra
Abbandonare le classiche metodologie ed utilizzare una risorsa innovativa ad esclusivo vantaggio degli agricoltori e del loro reddito.
Con oltre 15 anni di impiego in serra e pieno campo, BioAksxter® è il formulato ad azione disinquinante che aumenta la potenzialità agronomica del terreno e migliora il metabolismo delle piante. BioAksxter® esplica i suoi effetti rigeneranti in tutti i tipi di suolo e si può impiegare in qualunque fase fenologica, anche durante la fioritura in quanto molto attrattivo per gli insetti pronubi.
Distribuito nelle coltivazioni di pomodoro in serra, BioAksxter® consente di incrementare la resistenza dei vegetali alle malattie ed agli stress climatici mantenendo costante la produttività dell’impianto anche con cicli di produzione continui. Impiegare BioAksxter® significa semplificare la difesa fitosanitaria e scongiurare, definitivamente, problematiche derivanti da stanchezza e conseguenti ammanchi produttivi.
Il risultato è un sensibile miglioramento in qualità e resa; le bacche si caratterizzano per sapore, grado brix, colorazione intensa e migliori proprietà nutrizionali (maggior contenuto in licopene) oltre ad una prolungata conservabilità.