Il marciume secco dell’aglio (Allium sativum L.)
La malattia oggi alla ribalta è il marciume secco dell’aglio, una manifestazione della fusariosi, l’infezione fungina che interessa le produzioni agricole a livello mondiale.
Cari agricoltori, malattie ed avversità ostacolano la produttività e la redditività delle vostre aziende? L’ambiente non è più la culla dei vostri progetti, ma l’inferno delle vostre aspirazioni?
Se si vuole venirne fuori, bisogna abbandonare l’idea della medicina che cura.
La proliferazione di batteri, funghi, virus, insetti, minaccia costantemente le piante perché l’abuso della chimica e di prodotti inadatti, ossia incapaci di rispettare gli equilibri biologici, ha generato gravi conseguenze per le colture e l’ambiente causando l’indebolimento delle difese naturali delle piante, alterazioni della microflora terricola, popolazioni di patogeni resistenti, tossicità, contaminazione di terra, acqua ed aria, e non solo.
Ci scrive un vostro collega chiedendo se BioAksxter® riesce a curare la fusariosi dell’aglio.
Cause del marciume secco dell’aglio
Precisiamo subito che la fusariosi è la manifestazione nei tessuti vegetali dell’infezione fungina causata da specie di funghi patogeni del genere Fusarium (Fusarium spp). L’infezione perdura interessando principalmente un suolo ormai improduttivo e prossimo a divenire sterile, dove le piante non possono certo trovare il modo di crescere e svilupparsi come dovrebbero.
Le conseguenze per queste colture sono:
- la diffusione dell’agente fungino causale del marciume secco dell'aglio nell’ambiente di coltivazione in termini di gravità della malattia sulle piante
- la forte riduzione delle rese in termini di quantità e qualità
- i danni alla produzione per il tipico marciume secco dei bulbi, più specificatamente il marciume secco dell’aglio
La carica d’inoculo del fungo Fusarium spp. ormai contrasta anche le migliori pratiche agronomiche quali la rimozione dei residui colturali, i giusti apporti di acqua d’irrigazione e l’adeguato drenaggio del suolo, l’utilizzo di materiale di moltiplicazione sano e di substrati puliti per le colture in serra, il controllo degli stress abiotici. Insomma, il suolo è infetto. Per conseguenza, piante infette. Inoltre, le mutazioni climatiche si sono alleate contro ogni tentativo e promessa, non solo per quanto riguarda l’aglio ma anche tutte le altre colture.
Chi si affida alla ricerca universitaria o ad enti promotori, perde tempo e non arriva a nulla. Il beneficio è nel giro di denaro di chi opera per l’individuazione e l’analisi delle cause e del contesto, senza approdare a nulla come sempre è stato. Innovazione è solo una parola vuota. Siccome tutto è rivolto a “mangiamoci su”, l’agricoltore speranzoso o male consigliato rimarrà con i suoi problemi iniziali e con quelli che nel frattempo si saranno aggiunti, soprattutto a livello economico.
Questa è la mia esperienza. Questa è la realtà.
Il marciume secco dei bulbi colpisce anche l’aglio
Il marciume secco è la malattia dell'aglio più diffusa a livello mondiale e che maggiormente influisce sulla produzione, con perdite superiori al 30%.
L’Italia, secondo produttore europeo dopo la Spagna, si trova da un lato con dei disciplinari che parlano in un modo e dall’altro lato con la realtà delle condizioni ecologiche che cambia.
Il marciume secco dell’aglio si presenta, già durante la stagione colturale o in post raccolta nella fase di lavorazione e conservazione, con la formazione di macchie brune più o meno estese sul bulbillo, sulla corona e sulle radici e con lo svuotamento dei bulbi.
Importante è l’impatto delle condizioni di crescita della coltura sullo sviluppo del patogeno, ma altrettanto importante è la diffusione dell’agente fungino causale del marciume secco dell'aglio attraverso le operazioni di movimentazione e di lavorazione dei bulbi. Che sia dunque aglio destinato al consumo o alla moltiplicazione, il problema della sanità del seme è fondamentale.
Bastano solo poche spore per iniziare la diffusione della malattia. Nel terreno coltivato ad aglio il fusarium permane per molti anni, interessando persino strutture, attrezzi e macchinari vari con micelio e spore pronte a trasportare l’infezione ai tessuti vegetali.
Le due specie maggiormente temibili sono la specie F. oxysporum e la specie F. proliferatum, quest’ultima riscontrata con maggiore frequenza, soprattutto in post-raccolta.
Marciume secco dell’aglio: sintomi da riconoscere, azioni di prevenzione da intraprendere
Mentre ci si interroga sulle condizioni favorevoli alla ripresa delle infezioni da parte del patogeno, sui sintomi da riconoscere e le azioni di prevenzione da intraprendere, sulle nostre tavole arriva l’aglio colpito dal marciume secco e allora nasce un’altra domanda: quando acquistiamo l’aglio (ma questo vale per qualsiasi prodotto agricolo) siamo consapevoli di quali trattamenti ha subito e delle possibili ricadute sulla nostra salute?
Valutazione dell’efficacia a parte, la filiera della produzione, lavorazione, conservazione e commercializzazione dell’aglio ci consegna, in luogo delle proprietà salutari che caratterizzano l’aglio, inevitabili ripercussioni sulla salute. Parliamo di:
- utilizzo di fungicidi chimici per la disinfezione dei bulbilli contro la fusariosi quali Propiconazolo, Azoxystrobin, Fluopyram, Prochloraz, Tebuconazolo o di fungicidi biologici come B. subtilis, S. griseoviridis, T. harzianum, T. gamsii
- utilizzo di fungicidi chimici contro altri tipi di malattie fungine
- utilizzo di fitosanitari contro virosi e fitopatie
- utilizzo di antiparassitari contro parassiti (ragnetto, nematodi, acari) ed insetti
- utilizzo di detergenti e disinfettanti
Alla faccia di chi sostiene che l’aglio sia il farmacista dell’umanità.
La nuova strategia per controllare le infezioni fungine: come risolvere il marciume secco dell’aglio
Aglio destinato al consumo e alla moltiplicazione (aglio da seme)? Qualunque sia la coltivazione, serve una nuova strategia di controllo delle infezioni fungine.
La nostra avanzata tecnologia, e parlo delle formulazioni brevettate BioAksxter® che basano sull’apporto di energia delle cariche magnetiche idrocompresse computerizzate, salvaguarda la redditività delle colture in quanto:
- ricostruisce gli equilibri compromessi di pianta e suolo;
- risana il terreno (disinquina, rigenera, rivitalizza) e rinforza le colture rendendo le piante reattive funzionalmente;
- previene e risolve il problema basilare del marciume secco dell’aglio;
- evita la diffusione della malattia in presenza di materiale di propagazione contaminato;
- consente di ottenere un seme sano e libero da fusariosi ristabilendo la redditività della coltura dell’aglio.
L’energia della pianta riprogrammata con BioAksxter® è in grado di inibire la produzione di micotossine e di controllare la crescita del patogeno sulle piantine di Allium sativum L. sia attraverso il risanamento dell’ambiente di coltivazione sia nella fase di lavorazione e conservazione fino al consumo, manlevando l’attribuzione della malattia ai danni meccanici nella preparazione del seme come via di penetrazione dell’infezione.
BioAksxter® costituisce una strategia innovativa fin dalla concia del seme ed essendo privo di effetti nocivi e impatto ambientale e ricostitutivo degli equilibri naturali dal campo alla tavola è di fatto il miglior alleato per tutta la filiera agricola.