Guerra con i vicini: effetto DERIVA nel BIOLOGICO
Il trio comico dell’agricoltura
Conosci la storia sull’effetto deriva di Aldo, Giovanni e Giacomo? In valle lo chiamano il trio comico dell’agricoltura…
Aldo si definisce un agricoltore attento all’ambiente, ha scelto di coltivare mele ed uva con il metodo biologico. Giovanni è un agricoltore storico, lui difende l’agricoltura della quantità, quella convenzionale e vanta di usare incondizionatamente pesticidi per la difesa dai parassiti e per le infestanti, incurante della ripercussione sulla propria salute, quella degli operatori, della loro famiglia, dei vicini. Giacomo fa parte di un consorzio che disciplina i propri conferenti con il metodo di produzione dell’agricoltura integrata.
Aldo ha terreni confinanti con Giovanni e Giacomo e si lamenta per l’effetto deriva dei loro trattamenti fitosanitari nelle sue coltivazioni biologiche. I due però lo deridono per le sue scelte, affermando che non si può fare biologico se si vuole produrre. Giovanni ha pure denunciato Aldo accusandolo per le 109 piante che ha trovato tagliate. Qualcuno dice che erano piante ammalate e che ha scaricato la colpa su un innocente. Ultimamente anche Giacomo ha problemi di deriva causati da un prodotto che il disciplinare del consorzio non consente. Giacomo, vedendo le belle mele di Aldo asserisce che i residui rilevati non siano effetto di sola deriva, ma di fitosanitari non consentiti utilizzati intenzionalmente.
Ecco, il comparto biologico che vorrebbe garantire un alto livello di protezione dell’ambiente, della biodiversità e delle risorse ancora una volta si trova in realtà inguaiato fra liti, diatribe e disconoscimenti!
Dopo i fatti finiti sul giornale, nel paese è tutto un mormorio. Pochi sanno cos’è questa deriva. Alla messa, in tanti sottovoce si chiedevano cosa fosse… un tale diceva che la campagna era di un tale “de Riva”, anche il parroco nel dubbio dell’assoluzione voleva capire da che cosa derivasse il peccato della deriva. Intanto nell’omelia raccomandava di non mentire perché dalla menzogna deriva il purgatorio e dall’ira deriva l’inferno, quindi è così che le anime vanno alla deriva.
Il Sindaco su consiglio del parroco ha organizzato una serata per informare la popolazione, in realtà dato il periodo estivo, ha creato uno scoop pro turismo. Liberi da OGM e derivati.
Allora chiariamo subito e sinteticamente che cos’è la deriva.
L’effetto deriva che cos’è?
La deriva è un effetto che si verifica in seguito ai trattamenti fitosanitari: il pesticida distribuito raggiunge aree lontane dalla superficie trattata causa l’instabilità dei composti e la natura volatile delle sostanze di sintesi.
Nel passaggio in atmosfera, le particelle di miscela non ricadono soltanto a terra nelle vicinanze dell’area trattata, ma si disperdono oltre la coltura bersaglio per centinaia e centinaia di metri favorite dalla pressione di vapore del composto, dalla tipologia e dall’intensità di diffusione dell’irroratrice, dal livello degli ugelli e dal grado di micronizzazione ed evaporazione delle particelle erogate, dalla densità e mobilità dell’aria e soprattutto dal vento.
Sono infatti le condizioni metereologiche in particolare ad innescare subitanei effetti deriva o a renderli permanenti (velocità dei venti, brusche variazioni direzionali, turbolenze, forte radiazione solare, ridotta umidità dell’aria e temperature elevate, correnti aeree ascensionali, etc.).
A condizionare l’effetto deriva sono inoltre la densità e la forma di allevamento delle colture, le tecniche di applicazione, il sistema di guida dell’operatore ed il livello della manutenzione meccanica.
Si calcola che nell’impiego del prodotto fitosanitario solo il 25% del volume totale asperso arriva alle piante. Ciò sta ad indicare che ¾ della dose totale si disperde a causa della deriva determinando un forte impatto ambientale.
In sostanza, possiamo affermare utilizzando le parole dell’Ing. Chimico Marcos Tomasoni “non esistono applicazioni di pesticida controllabili perché fondamentalmente ciò che non si può controllare è la interazione tra il clima e i fenomeni fisiochimici dei pesticidi, dei loro residui e dei coadiuvanti e tensioattivi”.
Infatti, il calcolo della fascia di rispetto, ovvero la distanza tra dove avviene il trattamento e dove il prodotto non deve arrivare, variabile in base al tipo di macchina irroratrice, alla tossicità del prodotto e alla presenza di barriere verticali, alla luce dei cambiamenti climatici (forti venti, piogge dilavanti, etc.) non serve a nulla.
Secondo la normativa, la soglia limite di sostanze di sintesi che considera conforme la produzione biologica è di 0,01 mg/kg
Effetto deriva: azioni tossiche dirette ed indirette
- Assorbimento del suolo (strati superficiali e sottostrati)
- Ricaduta nelle acque superficiali limitrofe e lisciviazione nelle acque di falda
- Fitotossicità sulle coltivazioni limitrofe alle aree trattate
- Scomparsa di insetti utili (impollinatori e predatori dei fitofagi)
- Operatori: contatto e inalazione
- Zone abitate: odori diffusi nell’aria, intossicazioni immediate ed effetti ritardati sulla salute di persone ed animali
- Somma dei fenomeni
CASE HISTORY: ABBATTIMENTO RESIDUI DA DERIVA NEL BIOLOGICO
In seguito ad un controllo effettuato da un Istituto preposto per la Certificazione delle produzioni agricole in regime biologico ad un’azienda trentina fu applicata la “sospensione cautelativa delle indicazioni biologiche per tutti i prodotti aziendali su tutta la superficie aziendale”. Un’azione che comporta la revoca del marchio “biologico” con perdita dei contributi e conseguente deprezzamento della frutta.
Dalle analisi multiresiduali effettuate sui prelievi fogliari del 14 giugno 2016 su un meleto fu rilevata la presenza di captano ( 0.049 mg/Kg) e pirimetanil (0.010 mg/Kg).
Clicca per scaricare l’analisi multiresiduale giugno 2016
Meleto biologico coltivato con BioAksxter®
L’azienda agricola che opera da molti anni nel settore della viticultura e melicoltura da sempre attenta a ridurre l’impatto ambientale, non utilizzando prodotti vietati dalla normativa ed inoltre utilizzando regolarmente il fertilizzante disinquinante BioAksxter®, ha subito capito che si trattava di una contaminazione (volontaria o non) da deriva di pesticidi.
Il 18 luglio, le analisi sui frutti effettuate in parallelo dal controllore e dall’azienda controllata, mostravano valori di residui chimici pari a ZERO, grazie all’impiego di BioAksxter®.
Clicca per scaricare l’analisi multiresiduale luglio 2016.
La deriva inversa
La risoluzione della problematica della deriva che gli agricoltori ottengono impiegando BioAksxter® comporta anche la cosiddetta deriva inversa, un effetto non più dannoso ma benefico: il margine di sicurezza diventa un reale margine di sicurezza (riferito alla fascia di rispetto) e, non da poco, si risolvono anche le diatribe tra confinanti.
Una conclusione facilmente comprensibile, che la seguente fotografia ben documenta. Si nota infatti come allontanandosi dalla linea di confine fra trattato con BioAksxter® e non trattato, l’altezza delle piante diminuisce gradualmente.
Linea di confine fra trattato con BioAksxter® e NON trattato.