Floricoltura e Florovivaismo: specie, esigenze e tecniche di coltivazione
La floricoltura è il settore agricolo che si occupa di produrre fiori recisi, fronde verdi e fiorite, semi, bulbi, piante ornamentali, piante fiorite nei vasi.
Con il termine florovivaismo, oltre alle produzioni sopra citate, si include la coltivazione in vivaio di piante erbacee ed arbusti, con specie sia annuali che perenni.
È grazie a questo settore che possiamo abbellire e dare colore ai nostri giardini ed ai nostri appartamenti.
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La floricoltura nel mondo
Come altre colture anche la floricoltura ha i suoi Paesi guida nella produzione e nella commercializzazione.
Su tutti ricordiamo i Paesi Bassi, leader nella produzione florovivaistica a livello mondiale, i quali dispongono anche di una ben strutturata rete commerciale che permette loro di collocarsi come il principale Paese esportatore in molte nazioni. L’Olanda è specializzata in particolare nella produzione di bulbi, rizomi, tuberi e semi.
A seguire troviamo il vicino Belgio, maggiormente focalizzato nella produzione di azalee e piante d’appartamento, oltre ad Israele (specialmente rose e garofani).
Altri Paesi in cui la floricoltura riveste una certa importanza sono Brasile, Thailandia e Colombia che beneficiano di un clima favorevole, che permette la coltivazione in campo senza necessità di utilizzo di serre, oltre a disporre di manodopera a basso costo.
La floricoltura in Italia
Il ruolo del settore florovivaistico in Italia riveste una certa importanza all’interno del settore agricolo. Il valore della produzione delle aziende florovivaistiche rappresentava nel 2014 secondo il MIPAAF oltre il 5% della produzione agricola nazionale, con circa il 50% costituito da fiori e piante in vaso ed il resto da piante, alberi ed arbusti destinati al vivaismo.
Il settore florovivaistico comprende in Italia circa 14.000 aziende (escluse quelle per la produzione di giovani piantine) con superfici medie di poco superiori ai 2 ettari (nel caso del vivaismo) e di poco meno di 1 ettaro per fiori e piante in vaso.
Considerando la produzione regionale in Italia, un ruolo preponderante è rivestito dalle seguenti regioni:
- Liguria, per piante aromatiche e piante fiorite da esterno. L’area più coltivata e rinomata si trova nella provincia di Imperia.
- Piemonte, soprattutto per piante acidofile, come azalee, rododendri ed ortensie.
- Lombardia, specializzata nella coltivazione di piante acidofile, oltre che conifere e latifoglie.
- Toscana, soprattutto alberi ed arbusti, sia conifere che latifoglie, ma anche alberi da frutto ornamentali. La zona floricola più famosa si trova a Pescia, in provincia di Pistoia.
- Lazio, in particolare per le piante mediterranee.
- Campania, per le colture floricole in serra di garofano, gerbera, crisantemo, rosa e lilium.
- Puglia, da segnalare le produzioni di eccellenza soprattutto di gladioli, garofani, rose, iris fresia, gerbere e crisantemi.
- Sicilia, produttrice oltre che di piante mediterranee, anche di piante grasse, palme, senza dimenticare gli agrumi ornamentali.
Il 25% circa della produzione florovivaistica nazionale è esportato, soprattutto in Germania, Francia, Olanda, Gran Bretagna e Belgio, senza dimenticare Spagna, Svizzera e Turchia per quanto riguarda alberi e arbusti.
Florovivaismo: specie diverse, esigenze diverse
Il settore ortoflorovivaistico interessa un notevole numero di specie, con esigenze diverse a seconda degli obiettivi. Elencare tutte le specie presenti è praticamente impossibile, data l’enorme variabilità offertaci da Madre Natura.
Per lo sviluppo della parte vegetativa e per massimizzare la qualità delle produzioni florovivaistiche è consigliata l’applicazione di BioAksxter® M32 linea ortoflorovivaismo, in abbinamento con BioAksxter® M31 linea agricoltura.
Molto più semplice è distinguere i fiori in base a delle categorie. Su tutti ricordiamo:
- specie da vaso fiorito. Tra gli esempi più famosi segnaliamo azalee, gerani, stelle di Natale, viole, begonie ed orchidee;
- piante da appartamento. Sono piante decorative. Notevole importanza è rivestita dalle foglie, mentre molto meno rilevante è il fiore. Vi sono piante allevate per i colori particolari delle foglie, come il croton (Codiaeum variegatum), con foglie dallo sfondo verde e nervature di vari colori a seconda delle specie, dal bianco al nero, fino al giallo al rosso, al marrone o al rosa, o la zebrina quadricolor (Zebrina pendula quadricolor), con foglie addirittura di quattro colori. Il colore verde acceso delle foglie è accompagnato da striature di vari colori, dal bianco al rosso, dal rosa al porpora.
La linea hobbistica BioAksxter® M32 linea orto e giardino, consigliata per il mantenimento dei fiori e per le piccole superfici, è il prodotto ideale per mantenere più a lungo le vostre piante.
- alberi da appartamento. Sono specie in grado di raggiungere altezze di 2-3 m. Tra gli esempi più famosi segnaliamo diverse specie di Ficus (es. Ficus elastica e benjamina), il pino Norfolk, la Yucca, la Kentia, il Bambù;
- alberi ornamentali. Sono alberi che vengono piantati all’aperto senza fini produttivi. Alcuni di essi producono anche frutti, come ad esempio arance o limoni ornamentali;
- bulbi e tuberi. Tra le specie che si riproducono tramite bulbi vi sono giacinti, narcisi e tulipani;
- piante grasse (o succulente). Le piante succulente (impropriamente denominate grasse) sono piante in grado di immagazzinare grandi quantità di acqua e con minori esigenze idriche rispetto alle altre colture. La famiglia più numerosa dal punto di vista botanico è quella delle Cactacee. Alcune di esse sono più adatte come piante d’appartamento, mentre altre sono in grado di raggiungere altezze elevate;
- fiori recisi. Sono piante che vengono coltivate per la bellezza estetica dei loro fiori. Data l’assenza di radici un ruolo fondamentale è rivestito dalla conservazione in fase di post-raccolta.
BioAksxter® massimizza la durata dei fiori recisi, con notevole vantaggio dal punto di vista commerciale.
- bonsai, alberi mantenuti nani, in seguito ad interventi di potatura a carico sia della chioma che delle radici
La coltivazione in serra: tipologie di serra
Anche il settore del florovivaismo ha riscontrato un forte sviluppo tecnologico. Molto diffusa è ormai la coltivazione in serra, che copre circa il 40% della superficie florovivaistica in Italia.
La coltivazione in serra (definita anche protetta) prevede di differenziare le serre in base al loro utilizzo in:
- serre industriali (o da coltivazione), dove vengono coltivate colture meno esigenti. Comprendono anche i tunnel;
- serre di moltiplicazione, atte alla propagazione di piante da fiore, ornamentali o specie arboree da frutto;
- serre di allevamento, in cui vengono coltivate piante ornamentali oppure originarie di altri climi;
- serre di forzatura, nelle quali viene accelerato lo sviluppo delle piante, con la possibilità di ottenere anche delle piante “fuori stagione”. La forzatura viene eseguita spesso in serre riscaldate ed è una pratica impiegata in molti settori del vivaismo (es. produzione di barbatelle di vite), in condizioni, con materiali e modalità diverse a seconda delle specie.
Nelle coltivazioni in serra e in tutte le situazioni di carenza luminosa si utilizzano BioAksxter® M31 linea serra fotovoltaica e di BioAksxter® M32 linea serra fotovoltaica per aumentare l’efficienza fotosintetica delle piante e massimizzare i risultati.
Tecniche di coltivazione in serra
La coltivazione in serra richiede diverse operazioni distinte dal pieno campo.
Ma quali sono le operazioni più importanti nella coltivazione in serra delle produzioni florovivaistiche? Scopriamolo insieme.
Alcune piante vengono poste direttamente nel terreno (è il caso del lilium o delle piante a fiore reciso) mentre altre sono poste in recipienti (come vasi o cassoni) posti sul terreno oppure sopra bancali. In questi casi si fa ricorso ai cosiddetti substrati di coltivazione, diversi a seconda delle specie. Il loro scopo principale è quello di favorire la crescita delle radici. I substrati vengono distinti in naturali ed artificiali. Tra i substrati naturali vengono utilizzate spesso le torbe bionde acide, che consentono una buona aerazione ed un’ottima capacità di assorbimento e ritenzione dell’acqua.
Altra fase importante è quella dell’invasatura, con la quale vengono messe le colture nei rispettivi vasi. Viene distinta in invasatura per coltivazione oppure in invasatura per il trapianto o la spedizione. L’invasatura per coltivazione viene svolta generalmente in primavera. Al termine del ciclo vegetativo le piante saranno poi pronte per essere messe in vendita, mentre l’invasatura per trapianto o spedizione riveste l’apparato radicale con lo scopo di ridurre gli stress da trapianto (o da trasporto). L’operazione può essere svolta anche tramite macchine invasatrici.
L’uso di BioAksxter® è ideale contro tutti gli stress: da trapianto, da sollecitazioni meccaniche, idrici e climatici. In caso di siccità vengono ridotte le necessità idriche, con un risparmio di costi.
La semina delle piantine avviene generalmente in contenitori, in modo da garantire una certa uniformità colturale. Per questo motivo è sempre meno diffusa è la semina diretta.
Nel caso di altre colture si ricorre alla propagazione per talea che consiste nel prelevare una porzione di ramo, radice o foglia da una pianta madre e propagarla , ottenendo una nuova pianta con caratteristiche identiche alla pianta madre. È un esempio di riproduzione agamica, ovvero senza riproduzione sessuale. Con talea erbacea vengono moltiplicate tra gli altri garofani, gerani e begonie, tramite talee fogliari la violetta africana o diverse piante succulente (es. famiglia Sansevieria e Crassulacee). La talea radicale può essere impiegata per la propagazione di numerose specie da frutto, come nocciolo o lampone, o forestali (es. ontano).
La tecnologia è entrata in maniera importante in floricoltura e nel vivaismo. Sono attualmente a disposizione impianti di riscaldamento che permettono la coltivazione in serre riscaldate. Il riscaldamento può avvenire tramite acqua calda, vapore, aria calda, impianti a gasolio o GPL oppure dispositivi per il riscaldamento del terreno (es. resistenze elettriche o tubi radianti ad acqua calda o vapore acqueo).
Nel caso delle serre riscaldate l’utilizzo di BioAksxter® M31 Serra fotovoltaica e di BioAksxter® M32 Serra fotovoltaica consente di abbassare la temperatura all’interno della serra, con notevole risparmio dei costi legati al riscaldamento.
È possibile anche raffrescare le serre, con ventilazione naturale oppure ventilazione forzata tramite ventilatori. La tecnologia è entrata nel campo del florovivaismo permettendo di incidere sulle condizioni climatiche: dalla temperatura alla luminosità, fino alla regolazione dell’umidità ed all’automatizzazione dell’irrigazione.
Sempre più diffusa è ad esempio la tecnica della nebulizzazione, che permette di regolare l’umidità. È possibile ricorrere ai nebulizzatori, oppure in alternativa a micro-irrigatori, comunque meno efficienti rispetto ai nebulizzatori.
Numerose sono ormai anche le serre che ricorrono alla fertirrigazione.
L’irrigazione è necessaria per uno sviluppo ottimale di numerose specie. Può essere eseguita con il sistema a goccia oppure a pioggia (manualmente o con impianti automatizzati fissi). In floricoltura l’irrigazione a pioggia è sconsigliata a partire dalla formazione dei fiori: lunghe bagnature possono infatti comprometterne lo sviluppo.
Floricoltura e Florovivaismo: le lavorazioni
Nel caso della coltivazione in vivaio è possibile optare per la semina o per la propagazione per talea (o taleaggio).
In tutti i casi è necessaria un’adeguata preparazione del terreno. A seconda dei casi possono essere necessarie determinate lavorazioni del terreno. In caso di trapianto si fa spesso ricorso alle cosiddette macchine trapiantatrici.
L’utilizzo di BioAksxter® M32 Ortoflorovivaismo, incrementa importanti caratteristiche qualitative, come colore e peso di foglie e fiori, oltre al profumo ed alla conservabilità. Nel taleaggio, inoltre, incrementa notevolmente le percentuali di attecchimento, superando lo stress iniziale e diminuendo il tempo di radicazione.
La raccolta delle piante avviene tramite macchine con organi di taglio sotterranei o aratri scuotitori che permettono di sradicare le piante senza provocare grossi danni alle radici. Le piante vengono normalmente caricate tramite sollevatori (montati normalmente sulle trattrici) e trasportate successivamente in magazzino per le successive lavorazioni (es. taglio e legatura dei fiori recisi).