Fertilizzanti in aumento, fertilità in calo
“Nonostante la meccanizzazione abbia limitato la produzione e la disponibilità diffusa di letame, ci troviamo nella merda”. Così commentava un agricoltore, per il continuo aumento dei fertilizzanti ed il continuo calo di fertilità del suolo.
Alle volte un conto grossolano aiuta ad andare diritti al punto. Il conto è questo: la distribuzione di fertilizzanti in Italia si attesta intorno ai 5 milioni di tonnellate annue. Ora considerando i 12 milioni di ettari coltivati in Italia, significa che mediamente in un ettaro si immettono 416 kg di sostanze. Ogni anno.
Ma questo è solo l’antipasto. Si aggiunga che la distribuzione dei prodotti fitosanitari (erbicidi, fungicidi, insetticidi, acaricidi e vari) è intorno ai 115milioni di chili. Ogni anno. Un peso che supera decisamente quello del sistema metrico, perché il danno è maggiore.
Non si corregga dicendo che i dati della distribuzione non corrispondono al consumo, perché si tratta di dati più o meno costanti nel tempo e nessuno compra i prodotti per tenerseli in magazzino.
In Italia, al “povero” suolo ed in definitiva all'ambiente, nel giro degli ultimi vent’anni che vogliamo prendere in considerazione, sono state appioppate ulteriori 8,5 tonnellate ad ettaro di sostanze, per lo più chimiche e dunque sconosciute a Madre Natura ma riconosciute dal codice di buona pratica e dalle Direttive.
Dove sta andando l'agricoltura...
A proposito di fertilità, nonostante il 33% dei terreni a livello mondiale risulti degradato se non prossimo alla sterilità, si sostiene che il suolo si autodepura e che occorre compensare l’asporto delle sostanze nutritive dovuto alla coltivazione, mentre per gli agrofarmaci o fitofarmaci o pesticidi che dir si voglia pur se classificati come tossici, molto tossici e nocivi si sostiene che senza di essi non è possibile sfamare tutta la popolazione del pianeta.
I fatti però dicono che si muore ancora di fame nonostante grandi organizzazioni internazionali si impegnino con le parole e le promesse e che il pianeta è in sofferenza per il troppo inquinamento. La naturale capacità di autodepurazione del suolo è compromessa.
Ecoansia ed ecocidio, salute e natura devastate dalla cecità dell’uomo, sono solo alcuni dei temi specchio della nostra realtà. Però parole, temi, citazioni, sono troppo lenti nello scolpire la consapevolezza umana; troppo deboli per difendersi da chi li usa a proprio vantaggio. Si dovrebbe agire ripotenziando il programma naturale di autodepurazione, prima che a muoversi sia Madre Natura con tornadi e terremoti…
Il ripotenziamento del programma naturale di autodepurazione del suolo è possibile solo con l’impiego di formulazioni a flussi magnetici. Non quintalate di sostanze, ma pura energia in forma liquida. Ad esempio, per un ettaro di colture frutticole bastano 4,5 litri per anno. Che si voglia o non si voglia, l’energia come innovazione in agricoltura, a livello mondiale, è l’unica risorsa in luogo degli effetti conseguenti ad un inquinamento circolare.