Emergenza siccità Italia: come ridurre le irrigazioni?
La siccità minaccia l’agricoltura
L’attuale annata agraria si sta rivelando particolarmente difficile per la perdurante siccità che affligge le nostre campagne. I coltivatori sono in difficoltà; un po’ lungo tutto lo stivale ma soprattutto la siccità a Nord-Ovest preoccupa non poco gli agricoltori intenti già a fare i conti con le prime irrigazioni di soccorso.
“Tutto inizia dal male inarrestabile del nostro secolo: l’inquinamento, causa dei cambiamenti climatici in atto – afferma Silvana Zambanini.
Già nel 2005 AXS M31 aveva scritto dei danni alle colture causati dallo “yo-yo climatico” e di BioAksxter® come cambiamento di rotta incominciando dal mondo dell’agricoltura, quando ancora si sorrideva parlando delle modificazioni climatiche globali e si perdeva tempo tra le diverse scuole di pensiero scientifico.
Il climate change è stato ufficializzato solo nel 2007 e da allora non si è fatto ancora nulla, nonostante ci siano i mezzi. Sì perché questa formulazione è stata diretta fin dagli anni ’80 alla riparazione dei danni inflitti all’agroecosistema.”
Clima secco e siccità sull’Italia
Secondo la Coldiretti la siccità presenta dati preoccupanti: temperature massime di 2,5 gradi oltre la media e calo medio delle precipitazioni di marzo del 53%!
Il fiume Po risulta di diversi metri al di sotto del livello idrometrico medio e, inoltre, le prospettive a breve termine non sembrano molto confortanti: solo qualche piovasco isolato nel corso della attuale settimana.
Cremona il fiume Po in secca – fotografo: Raffaele Rastelli
Siccità Nord Italia 2017
Per colpa del clima secco sull’Italia le precipitazioni – sottolinea la Coldiretti – sono risultate sotto la media durante tutto l’inverno con un picco negativo a dicembre col 67% di pioggia in meno caduta sull’Italia. Le situazioni più critiche di siccità si registrano in Lombardia dove il livello delle risorse idriche è il più basso degli ultimi dieci anni mentre l’assenza di precipitazioni sta determinando una situazione di grave criticità anche in Veneto, con la siccità nelle falde che sta superando ogni record storico negativo registrato negli ultimi 20 anni.
Agricoltura e tropicalizzazione
Le insufficienti nevicate di quest’inverno non sono bastate a ricaricare le falde acquifere e tutto ciò si ripercuote a valle. Si tratta di una situazione abbastanza inedita per il nord d’Italia sicuramente meno abituato, rispetto al meridione, a fare i conti con la scarsità di risorse idriche.
Siamo di fronte agli effetti dei cambiamenti climatici ed alla tropicalizzazione! E’ inutile negarlo e ciò non può non determinare, volenti o nolenti, modifiche al nostro stile di vita e ai metodi di produzione, soprattutto in agricoltura.
Gli effetti del clima sulle coltivazioni e come ridurre le irrigazioni
Non parliamo solo dei cambiamenti climatici in Italia, infatti ci scrivono dalla Repubblica Domenicana dove pesanti inondazioni hanno distrutto migliaia di ettari di coltivazioni di banane. Le moderne aziende agricole non possono rimanere inerti: occorre garantire continuità e qualità della produzione agricola nonostante gli effetti del clima mutevole sulle colture.
Produrre con minor impatto energetico risparmiando su risorse e mezzi tecnici impiegati è il primo obiettivo ma l’azienda agricola, essendo innanzitutto un’azienda, deve comunque fare i conti col mercato ed agire di conseguenza. Nel frattempo c’è chi si è già svegliato: dalla Puglia e dalla Basilicata arrivano le conferme, utilizzando BioAksxter® è stato ridotto l’utilizzo dell’acqua di irrigazione di due terzi.
Due terzi! Vi rendete conto di quanti soldi risparmiati parliamo? Soprattutto se pensiamo che là gli agricoltori pagano l’acqua al consumo per m3 con una tessera prepagata.
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