Dalle barbatelle al vigneto: per la viticoltura di qualità
Una barbatella messa a dimora che non attecchisce non significa solo il costo del singolo rimpiazzo.
Infatti alla spesa relativa all’acquisto del materiale da vivaio – che non sempre è disponibile – si aggiunge il costo della manodopera che deve effettuare l’operazione e quindi il costo in termini di lavoro e strumenti utilizzati (mezzi tecnici, macchine, carburanti, etc.).
Il tutto deve essere rapportato al numero delle piante da rimpiazzare che se supera una certa percentuale (15-20%) può anche essere indice di problematiche più gravi inerenti il terreno o la qualità stessa del materiale vegetativo.
Così come tante tessere di un puzzle che devono trovare la loro giusta collocazione, un vigneto veramente produttivo è il risultato di tanti elementi che concorrono a determinare il successo (o meno) dell’investimento agronomico.
La coltivazione della vite ai massimi livelli significa tante cose: scelta ed impiego del miglior materiale di propagazione (leggi articolo “Produzione di barbatelle di vite: forzatura e allevamento in vivaio”), terreni e contesti dalle giuste caratteristiche pedoclimatiche, l’impiego di mezzi e strumenti che in modo sostenibile anziché impattante agevolino il viticoltore nella gestione del vigneto rispettando l’ambiente e la vocazione espressa da un particolare terroir.
Questo obiettivo può essere centrato impiegando un’innovazione che è già disponibile.
Il viticoltore e tutti gli attori della filiera vitivinicola hanno a disposizione BioAksxter® il quale, impiegato sia in vivaio che in vigna, consente di raggiungere significativi incrementi in tutti i parametri produttivi:
- in vivaio: materiale sano, robusto ed omogeneo, dalla fase di reidratazione-forzatura fino al completamento del ciclo. Saldatura ottimale del callo d’innesto ed una migliore percentuale di attecchimento delle barbatelle (notevole riduzione di scarti e fallanze)
- nel vigneto: miglior radicazione ed assorbimento dei nutrienti, ottima lignificazione, uve sane, aumento del grado zuccherino, maturazione omogenea, maggior contenuto di antiossidanti, minor incidenza dei danni dovuti a patologie e stress di tipo climatico-ambientale
L’utilizzo di BioAksxter® in tutta la filiera vitivinicola garantisce le massime performance nel risultato finale: ottenere produzioni di uva da vino o da tavola dalle superiori caratteristiche organolettiche, semplificazione delle tecniche di difesa e della gestione agronomica.
Per la coltivazione in vivaio ed il trattamento delle barbatelle consigliamo l’impiego di BioAksxter® M31 Agricoltura.
Per la coltivazione del vigneto consigliamo l’impiego di BioAksxter® M31 Viticoltura.