Concimazione dell’olivo: come, quando e perché?
I principi di base per la concimazione dell’olivo
La concimazione dell’olivo, ed in generale il concetto stesso di concimazione in agricoltura, ha subito una profonda evoluzione negli ultimi anni.
Infatti nell’elaborazione dei piani di concimazione, da teorie basate esclusivamente su bilanci matematici relativi a ciò che, ogni anno, la pianta asporta dal suolo si è giunti, tramite anche la riconsiderazione del ruolo della microfauna e flora utile del terreno, all’individuazione di una “strategia” di concimazione che non si limitasse esclusivamente alla semplice restituzione di elementi chimici al substrato.
Finalmente si prende in considerazione il terreno come sistema organico e modulare dotato e datore di vita, che in quanto essere vivente può quindi stancarsi, ammalarsi, diventare improduttivo!
Concimazione dell’olivo: micro e macroelementi nutritivi
Sebbene l’olivo sia in grado di sopravvivere per molti anni senza la somministrazione di concimi tradizionali, in un contesto di coltivazione industriale dell’olivo ha bisogno di una razionale gestione di tutti i fattori della produzione che vanno dall’impiego di concimi e strumenti di difesa, passando per le opportune lavorazioni, fino alla potatura ed eventuale irrigazione (ancora poco diffusa negli impianti olivicoli italiani). Un’appropriata fertilizzazione diviene basilare per l’olivicoltore per ottimizzare le rese dei suoi oliveti.
Il semplice apporto di elementi minerali al terreno non può essere sufficiente. Anzi può persino risultare inutile ed anche deleterio (vedi inquinamento delle falde acquifere) se non è presente nel substrato la giusta componente umica capace di trattenere, elaborare e trasformare tali sostanze rendendole biodisponibili all’assorbimento radicale.
In sostanza, non è sufficiente avere un terreno con un alto grado di fertilità chimica, questa deve essere accompagnata dal necessario tenore di fertilità biologica.
Azoto, fosforo, potassio: utili ma da soli non bastano nella concimazione dell’olivo
L’olivo è una specie che ben si adatta a varie tipologie di substrato (calcareo, sciolto, a reazione acida o basica), dotata di un potente apparato radicale in grado di esplorare un ampio volume di terreno (la rizosfera).
Così come per altre specie, gli elementi chimici che giocano un ruolo rilevante nel metabolismo dell’olivo sono N, P, K, Ca, Mg e B.
- L’azoto gioca un ruolo fondamentale nella formazione dei fiori, nell’allegagione e nell’accrescimento dei frutti, di conseguenza stimola la produttività dell’olivo ed il suo equilibrio vegeto-produttivo
- Il potassio favorisce l’accumulo di amido, regola l’assorbimento dell’acqua e aumenta in generale la resistenza della pianta a parassiti, a temperature inadeguate ed alle avversità ambientali
- Il fosforo aiuta la pianta nella fioritura, durante la maturazione del frutto e nella crescita delle radici
Ovviamente la sola disponibilità di tali elementi nel terreno non significa poterli assimilare. Così come avviene nell’intestino dell’essere umano, è necessaria la presenza della giusta componente organica (batteri e funghi utili) che “fanno il lavoro sporco”. Ovvero scindono tali elementi in molecole più semplici, organicandole e trasformandole per renderle assimilabili dall’apparato radicale.
Senza la loro preziosa presenza, integrare il terreno con micro-macroelementi sarebbe inutile (ed anche dannoso) data la loro inerzia chimica. Praticamente sarebbe come gettare un sasso nel mare!
Quando impiegare BioAksxter® nella concimazione dell’olivo
BioAksxter® innova totalmente il concetto di fertilizzazione: non si limita al semplice apporto di elementi al terreno, ma basando la sua azione sull’energia riproduce i primari processi naturali, come quello della trasformazione dall’inerte in biomassa. BioAksxter® apporta energia adatta allo svolgimento dei processi vitali del sistema pianta-terreno rigenerandolo e portando al massimo il potenziale produttivo dell’oliveto.
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E’, inoltre, molto concentrato: con poco prodotto si possono coltivare estese superfici di olivo; non è necessario movimentare e gestire quintali di materiale così come avviene per i concimi tradizionali.
BioAksxter® è pratico e risolutivo: incrementa la radicazione, aumenta la capacità di umificazione e quindi la dotazione di sostanze nutritive nobili, riequilibra le colture e migliora l’assorbimento degli altri prodotti per l’agricoltura togliendone l’effetto inquinante.
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Inoltre, è importante analizzare i parametri chimici principali che contribuiscono a valutare la qualità dell’olio extravergine d’oliva. Acidità, numero di perossidi e polifenoli sono indicatori fondamentali che esprimono non solo la gradevolezza al palato dell’olio ma anche il suo valore nutrizionale. Non a caso l’olio extravergine di oliva è considerato uno degli elementi fondanti della dieta mediterranea, con notevoli proprietà nutraceutiche deviranti dal contenuto di antiossidanti, vitamine, minerali, etc. Tutte le risposte, le troverai in questo articolo: “La qualità dell’olio extravergine di oliva”
Si consiglia di trattare l’oliveto con BioAksxter® M31 Agricoltura ad intervalli regolari durante il ciclo vegetativo. I trattamenti previsti ed i relativi dosaggi sono indicati nel piano d’intervento personalizzato fornito insieme al prodotto.