Coltivazione di Olivo e Vite: come mantenere costante la produzione?
Archiviata oramai la vendemmia e sul finire della campagna olearia, si può tirare un bilancio dell’annata appena trascorsa.
Buone notizie dalla Campagna Olivicola e Olearia 2017
Partiamo dall’olivo. Lungi dalle performance negative del 2016, vero annus horribilis per la produzione olearia, il 2017 si configura sicuramente più propizio ma con produttività ancora sotto la media.
Certo, non fare meglio era praticamente impossibile: partiamo infatti da una produzione olivicola nazionale relativa allo scorso anno di circa 200 mila tonnellate con minimi storici di produzione toccati in quasi tutte le regioni del centro-sud.
Annata dolce e amara per la produzione dell’olio di oliva in Italia
Nonostante ciò non si può essere soddisfatti; ci si aspettava infatti un bell’anno di carica ma il 2017 è partito con un inverno particolarmente rigido, seguito da gelate primaverili e siccità estiva con relative alte temperature, ed a ciò si sono aggiunte anche le grandinate a fine luglio. Su questo tema ti potrebbe interessare l’articolo: “Come proteggere le piante dal freddo e dalle gelate primaverili?”
A parte questi episodi la perdurante siccità estiva ha accentuato il fenomeno della cascola dei frutticini per stress idrico, che solo in pochi casi è stato arginato dall’irrigazione, pratica ancora poco diffusa nell’olivicoltura italiana.
In sostanza le stime produttive di quest’anno (dati ancora non definitivi) evidenziano a livello nazionale un incremento medio del 80% rispetto al 2016 ma con un potenziale produttivo in ogni caso ancora lontano dalle performance di una normale campagna olearia.
Vino, vendemmia 2017: dal gelo alla siccità
Sicuramente peggio è andata sul fronte vendemmia. Il 2017 si caratterizza come anno molto negativo, almeno per i volumi prodotti: – 26% (fonte Coldiretti) rispetto al 2016. Le stime, a quanto sembra, ci collocano ancora al primo posto a livello mondiale ma è stata una delle vendemmie più scarse di sempre.
Anche in questo caso il clima anomalo ci ha messo del suo: la siccità estrema e le alte temperature hanno fortemente condizionato i risultati della raccolta delle uve. Ad esempio, quest’anno in Sicilia la vendemmia è cominciata il 4 agosto, in Maremma già intorno al 10 di agosto, mentre in Trentino a Ferragosto. La vendemmia 2017 è la più precoce dell’ultimo decennio.
Come mantenere costante la produzione?
Come possiamo far fronte ai continui alti e bassi della produzione olivicola, vitivinicola e agricola in generale? Cosa possiamo fare per limitare l’incidenza degli stress climatici ed ambientali sulle nostre colture?
Come possiamo garantirci un reddito agrario adeguato e costante nonostante il clima sempre più anomalo?
Uva coltivata con BioAksxter®
Si tratta di inevitabili sfide da dover affrontare. Ciò al fine di garantirci un’adeguata produttività agricola anche in annate problematiche e mantenere costanti nel tempo resa e qualità a prescindere da sbalzi termici, siccità o altre anomalie climatiche.
Come far fronte ai drastici sbalzi termici o siccità prolungate?
A fronte di queste ormai inevitabili condizioni, l’impiego di BioAksxter® risulta l’unica soluzione veramente efficace ed utile al superamento delle suddette problematiche. Infatti le piante trattate con regolarità sono molto più veloci nel ristabilire e mantenere il proprio metabolismo anche in caso di drastici sbalzi termici o siccità prolungata.
Gli agricoltori che usano BioAksxter® (ti può interessare l’articolo “BioAksxter® opinioni, recensioni e testimonianze degli agricoltori”) vedono che, anche in condizioni di forte stress, le loro piante mantengono una crescita equilibrata, i tessuti rimangono sempre ben idratati ed anche le fasi fenologiche più delicate (fioritura, fruttificazione, etc.) vengono superate senza traumi.
Inoltre, la costante ottimizzazione delle funzioni vitali riduce gli attacchi patogeni, minimizza i fenomeni di scarsa allegagione ed alternanza, contrasta l’insorgenza della senescenza anticipata prolungando la vita utile dell’impianto.
Un consiglio: in caso di forti sbalzi termici suggeriamo di effettuare un trattamento con BioAksxter® anticipando il momento di maggiore stress. Ad esempio, un trattamento subito dopo il passaggio di una perturbazione fredda fa sì che le piante non vadano in sofferenza, ma rimangano vigorose e turgide recuperando in poco tempo il mancato sviluppo.
Questi accorgimenti consentiranno di far fronte efficacemente alle ormai continue bizze del clima, potendo contare sempre su colture equilibrate e reattive ed assicurandosi, quindi, produzioni di qualità e costanti nel tempo.