Coltivare canapa industriale: perché?
Coltivare canapa è veramente un’attività così redditizia? Cos’è la canapa industriale? Come coltivare canapa industriale …
Se ne sente parlare sempre più spesso da agricoltori professionisti ma anche da chi vorrebbe diventarlo. La novità di quest’anno è l’entrata in vigore della legge n. 242 del 02.12.2016 che, dopo 70 anni di proibizionismo, ha rilanciato la filiera della canapa in Italia. In realtà nel nostro territorio la canapa è coltivata già dal I secolo a.C. e, fino agli anni ’30, era molto diffusa. Poi è stata abbandonata, anche per la scoperta delle fibre sintetiche, e la sua coltivazione è andata progressivamente a diminuire fin quasi a scomparire.
Ma cerchiamo di fare un po’ di chiarezza…
Cos’è la canapa industriale?
La canapa industriale (Cannabis sativa) è una pianta da fibra tessile o coltivata a scopo alimentare che, per poter essere impiantata, deve avere per legge un contenuto complessivo di THC (principio attivo ad azione psicotropa) compreso tra lo 0,2 e lo 0,6 %. La canapa è una pianta annuale, con radice fittonante profonda e fusto eretto, più o meno ramificato, robusto, alto fino a 3 metri. L’apparato fogliare è molto sviluppato.
Le varietà di canapa per la coltivazione
Le varietà di canapa industriale oggi disponibili sul mercato si distinguono in:
- dioiche: sono le varietà più tradizionali coltivate per la produzione di fibra (es.: Carmagnola, CS, Fibranova)
- monoiche: più recenti varietà da seme (es.: Futura, Felina, KC Dora)
Coltivare canapa oggi è un’attività equiparata a qualsiasi altra coltura orticola; l’unico obbligo per l’agricoltore è quello di conservare l’etichetta della semente acquistata, congiuntamente alla fattura di acquisto. Ciò anche perché, ai fini del recupero della sua coltivazione e a tutela della filiera, è necessario che la varietà impiantata abbia valori molto bassi di THC.
Come coltivare canapa industriale?
La semina della canapa in Italia avviene generalmente in aprile valutando il giusto momento per le condizioni di umidità che devono essere sufficienti per la germinazione. Si tratta di una specie abbastanza rustica e adattabile a molti tipi di terreno. E’ esigente in azoto ma non richiede eccessive cure o lavorazioni.
Per quanto riguarda le erbe infestanti, una volta conclusasi la fase di emergenza, non presenta problemi perché, essendo a rapido sviluppo, manifesta presto un’elevata competitività. Ma i vantaggi della coltivazione della canapa non si fermano qui, oltre alla capacità rinettante ed alla rusticità possiamo annoverare:
- l’effetto miglioratore nelle rotazioni agricole (ottima come specie da sovescio) cioè incrementa le rese delle altre colture in virtù dell’apparato radicale profondo, dell’accumulo di carbonio e dell’ossigenazione del suolo
- elevata resistenza ai parassitari
- modesta necessità di input esterni: acqua, pesticidi, concimazioni tradizionali. E’ quindi una coltura a basso impatto energetico molto adatta all’agricoltura biologica
Quali sono i possibili impieghi commerciali della canapa?
Non va perso nulla di questa pianta (radice, foglie, infiorescenze) ed i potenziali impieghi sono innumerevoli:
- Canapa nell’alimentazione: ottime proprietà nutraceutiche sfruttate per la produzione di farine (pasta, pane, biscotti), salse, condimenti e dolci; impiegata inoltre come foraggio
- Canapa in bioedilizia e geotessile: vernici, solventi, mattoni e pannelli fonoassorbenti, tessuti per sistemazioni a verde (biostuoie)
- Canapa per la produzione di fibra tessile: traspirante ed a elevata resistenza;
- Canapa come fonte di energia rinnovabile: produzione di olio industriale, biocarburanti e pellet
Malattie della Cannabis Sativa
Più che altro è il vento il vero nemico della canapa perché può lesionare la corteccia in seguito allo sfregamento degli steli o, in casi estremi, spezzarli. Qualora le piante siano ancora ai primi stadi, possono andar soggette a fenomeni di allettamento. La perdurante siccità influisce sulla produzione della canapa e sulla qualità del prodotto deprezzandolo.
Cosa fare per avere una redditività elevata nella coltivazione della canapa?
Nella canapicoltura l’utilizzo regolare di BioAksxter®, unico fertilizzante ad azione disinquinante, consente la rigenerazione e la rivitalizzazione del terreno tramite il riequilibrio della componente microrganica ed il ripristino della fertilità.
Agisce sul suolo riattivando la componente organica utile responsabile dei processi di umificazione e scissione dell’azoto molecolare in forme disponibili per i vegetali. Come conseguenza, il suolo è in grado di esprimere appieno la propria potenzialità agronomica, la pianta di canapa incrementa difese autoimmunitarie e metabolismo assorbendo meglio macro e microelementi.
I risultati sono presto visibili: BioAksxter® riduce i fenomeni di allettamento della coltura e contribuisce alla formazione di fibra dalla migliore qualità commerciale. Aumenta la produzione di seme e le relative proprietà alimentari grazie alla capacità di BioAksxter® di eliminare i residui chimici ed inquinanti.
Per concludere, puoi leggere un altro nostro articolo “Canapa industriale: 10 fatti curiosi assolutamente da sapere!”