Agricoltura convenzionale e biologica: le verità nascoste
Agricoltura: lo stato dell’arte
Si dice che i prodotti fitosanitari (pesticidi) vengano utilizzati principalmente per mantenere in buona salute le colture e impedire loro di essere distrutte da malattie e infestazioni. Dei 1318 principi attivi consentiti in agricoltura fino al 2015 ne sono rimasti circa 500. L’UE ha dato un bel taglio, ma ancora troppo poco si è fatto. Si tratta di erbicidi diserbanti ed essicanti, fungicidi, insetticidi, acaricidi, nematocidi, fitoregolatori e repellenti e più chi ne ha più ne mette.
Se consideriamo che un agricoltore, pur rispettando il limite dei residui consentito, usa in media 20 pesticidi, quanti residui rimangono nel prodotto agricolo finale? Con quali conseguenze?
Fitosanitari contro pesticidi
L’uso del termine pesticidi, che in sé ci trasmette qualcosa di nefasto, è forse volutamente sostituito con il termine fitosanitari, dove “fito” sta per pianta e “sanitari” sta per mantenere in buona salute le colture e impedire loro di essere distrutte da malattie e infestazioni. Così è più accettabile…
Le differenze fra i vari tipi di agricoltura: convenzionale, integrata, biologica
Sono principalmente tre i metodi di produzione agricola esercitati in agricoltura: il convenzionale o tradizionale, l’integrato ed il biologico.
Agricoltura convenzionale o tradizionale
Per agricoltura convenzionale o tradizionale si intende quel metodo di produzione agricola dove le coltivazioni sono generalmente di tipo intensivo con massiccio uso di prodotti chimici di sintesi a scopo fertilizzante ed antiparassitario. Si tratta di un metodo teso ad aumentare i profitti massimizzando la produzione attraverso lo sfruttamento del terreno e la riduzione della manodopera a favore della meccanizzazione. Nata nell’epoca industriale, si è sviluppata nel dopoguerra con l’uso della chimica. Negli ultimi anni questo tipo di agricoltura per poter mantenere i livelli di produzione si è vista costretta a limitare le partiche di monocoltura e l’impiego continuativo degli stessi principi attivi.
Agricoltura integrata
L’agricoltura integrata è l’evoluzione del metodo convenzionale di produzione agricola. Nasce negli anni ‘60 dalla necessità di ridurre l’utilizzo di prodotti chimici di sintesi attraverso un disciplinare restrittivo dove si privilegiano tecniche colturali di tipo agronomico e di lotta controllata a tutela e differenziazione delle produzioni agricole.
Agricoltura biologica
Per agricoltura biologica si intende quel metodo di produzione agricola che si propone di ristabilire le condizioni di equilibrio naturale, contrastando e limitando gli inconvenienti legati alla sicurezza alimentare ed alle problematiche ambientali. Tende alla conservazione della fertilità dei suoli e della biodiversità, la riduzione dell’inquinamento da agro-farmaci, un migliore rapporto con le risorse idriche e tutti quegli elementi che possono effettivamente contribuire ad uno sviluppo sostenibile. Trovi approfondimenti nell’articolo: “Coltivare e mangiare Biologico: le 10 cose da sapere”
Su questa scia sono poi nati altri metodi di produzione di natura eco-compatibile o sostenibile che dir si voglia, tutti derivanti da una necessità primaria, quella di far fronte ai danni della chimica che ha ridotto i terreni all’impoverimento e all’improduttività, contaminando anche le falde acquifere. A questo si aggiunge l’inquinamento nel suo complesso dettato dallo stile di vita della società moderna e di cui bisogna altamente tenere conto poiché ha saturato il sistema terra-acqua-aria dell’intero pianeta.
Tutto questo sta generando un aumento dei costi sociali ed un margine di rischio incontrollato che espone la collettività alla mancanza di cibo ed a nuove malattie e rischi di epidemie.
Correre ai ripari
Dunque, non è più sufficiente disquisire sui metodi di produzione, bisogna correre ai ripari.
Qui entra in campo l’innovazione, quella vera, capace non solo di dare un futuro al sistema agroalimentare ed allo sviluppo rurale, ma innanzitutto alla nostra vita. E’ ora di guardare oltre al naso.
Qui entra in campo la tecnologia di BioAksxter® che non guarda ai metodi, alle lotte, ma alla necessità.
Agricoltura biologica vs. agricoltura convenzionale
Il problema si fa più grande quando si parla di agricoltura biologica perché esiste una divisione fra chi la considera un bleff e chi invece il toccasana. I sostenitori dell’agricoltura convenzionale asseriscono che l’agricoltura senza pesticidi rende meno, in senso che non si possono fare grandi produzioni senza i prodotti fitosanitari e temono di perdere i loro guadagni a discapito della salute. I sostenitori dell’agricoltura biologica invece sono essenzialmente coloro che vedono un nuovo mercato in espansione, quello del bio. Poi c’è qualcuno che effettivamente guarda all’ambiente e tiene alla salute dei propri figli e nipoti.
Certificazione “da agricoltura biologica”
Le regole europee sull’agricoltura biologica impongono di non usare prodotti chimici di sintesi, ma non possono garantire l’assoluta assenza di residui in quanto la certificazione “da agricoltura biologica” è di processo e non di prodotto.
Una schisi culturale, una schizofrenia fra il metodo che certifica il processo di coltivazione biologica ed il prodotto agricolo che non può definirsi bio allo stato della situazione ambientale. Diciamo che l’agricoltura biologica non è altro che l’agricoltura convenzionale di 70 anni fa a cui è stato cambiato il nome.
Disinquinare i terreni agricoli per continuare a produrre
Alle molte domande di come mai si preferisca ignorare e anche ostacolare l’esistenza pluridecennale della formulazione disinquinante BioAksxter®, capace di ricostituire gli equilibri ecobiologici, molti avendo capito rispondono che si tratta di una volontà di mantenere un sistema che alimenta un grande giro d’affari che va dall’agroalimentare alla sanità: le multinazionali della chimica per l’agricoltura sono le stesse che producono anche le cure per il cancro.
Non si vuole eliminare il problema perché c’è un bel giro di soldi anche con tutti quelli che si schierano contro o a favore, insomma si sa che le guerre si provocano per poi ricostruire. Significa circolazione di denaro.
Ci si chiede come sia possibile parlare di agricoltura biologica se già nelle acque d’irrigazione si trovano residui di fitofarmaci il cui uso è cessato da decenni ed in considerazione del fatto che i fenomeni di inquinamento ambientale, come attestano gli stessi regolamenti europei, sono “tecnicamente inevitabili”.