13 febbraio: Giornata planetaria dei fertilizzanti
Lo sapevate che i termini fertilizzante, fertilizzare, fertile hanno la stessa radice di felice? Si dice campagna felix per dire di una terra fertile, feconda, produttiva, quindi felice.
Le feste del raccolto, ed i culti agresti sono fatte dagli uomini, ma se le piante potessero parlare, cosa direbbero? Non crediamo che le piante siano felici con certi fertilizzanti, né che l’officiare tali nutrimenti serva a farle produrre meglio, tuttavia si festeggia. Si festeggia la giornata mondiale dei fertilizzanti.
Giornata mondiale dei fertilizzanti e Giornata planetaria dei fertilizzanti
Sapete qual è la differenza fra la giornata mondiale dei fertilizzanti (Global fertilizer day) e la giornata planetaria dei fertilizzanti?
La giornata mondiale dei fertilizzanti si festeggia il 13 ottobre a ricordo del 13 ottobre 1908, data in cui il chimico tedesco Fritz Haber scoperse il processo di sintesi dell’ammoniaca, da cui si ottennero i fertilizzanti azotati.
chimico tedesco Fritz Haber
La giornata planetaria dei fertilizzanti invece si festeggia il 13 febbraio, in onore al ricercatore Alessandro Mendini che nacque il 13 febbraio 1942 e scoprì l’Energia Superiore con cui formulò i fertilizzanti di nuova generazione BioAksxter®.
ricercatore Alessandro Mendini
La cosa più importante da notare è la sottile differenza fra i termini “mondiale” e “planetaria”. Infatti la parola mondiale allude a qualcosa di costruito dall’uomo su scala mondiale, a differenza della parola planetaria riconducente ad una condizione preesistente, naturale, al di fuori di quanto ha operato l’umanità. Infatti, si può creare un mondo ma non un pianeta. Si può avere un mondo di idee ma non un pianeta di idee. Si dice economia mondiale per indicare un’attività produttiva umana sul pianeta e si dice economia planetaria per indicare qualcosa di etico o naturale. Insomma c’è un passaggio fra l’economia umana e l’economia planetaria.
Nel caso di un fertilizzante, la produzione ed il consumo su scala mondiale indicano una finalità prettamente economica nel senso di produrre denaro, mentre per un fertilizzante su scala planetaria è il principio di necessità a prevalere. La necessità di un pianeta che chiede di vivere. Ma non solo. La finalità prevalente è anche quella della necessità planetaria come genesi della propria necessità interiore, fino a condurci all’identità fra l’opera umana e la via da percorrere che ad essa conduce.
E tu quale giornata celebri, a quale festa vai?
Nella giornata planetaria dei fertilizzanti festeggiamo coerentemente l’impegno per l’ambiente, attuabile solo attraverso una soluzione concreta capace di guardare alle necessità planetarie, prima fra tutte quella di disinquinare per poi ristabilire gli equilibri ecobiologici.
E’ il passaggio dall’uso e dominio della Natura all’amore per la Natura. Una presa di coscienza che garantisce un futuro al nostro pianeta attraverso il nostro apporto, piccolo o grande che sia, prendendo le distanze dallo stravolgimento e dalla distruzione dell’ambiente causati dall’uomo dominatore, consumatore e sfruttatore delle risorse naturali.
Altri, invece, festeggiano la giornata mondiale dei fertilizzanti, ostentando di avere a cuore la salute della terra e dell’ambiente, usano la paura “se non utilizzi la chimica si possono verificare perdite nei raccolti anche fino al 75%”, motivano un maggior consumo “nel 2025 la crescita esponenziale dell’umanità chiederà di nutrire con lo stesso ettaro di terreno 5 persone anziché due come nel 1960”, indottrinano gli agricoltori, li inducono in tentazione, per poi lavarne le coscienze premiando la virtù della loro conformità.
Il 13 ottobre in realtà va ricordato come l’inizio della nostra fine, perché non diede luogo alla rivoluzione verde che si pensava potesse far uscire dalla fame e dalla povertà milioni di persone. Si passa dall’illusione del colore verde dei soldi ad … essere al verde. E per restare in tema di colori, in questi anni neri, neri come l’inquinamento del quale si è colmi, in queste giornate nere del black Friday che esorcizzano la crisi di una realtà economica e commerciale, ha senso credere alla crescita esponenziale dell’umanità? Non è forse un altro miraggio, soprattutto alla luce degli sconvolgimenti climatici che inevitabilmente annunciano la nostra sconfitta?!
E’ l’eterna battaglia fra bene e male, fra vita e morte: da un lato le forze che festeggiano la giornata mondiale dei fertilizzanti, negano l’evidenza dei cambiamenti climatici, danno il via alla deforestazione dell’Amazzonia ed infine recitano “Together we grow the world”; dall’altro lato uno spiraglio di luce ad annunciarne la vittoria.