Scopazzi del melo
Come prevenire e far fronte ai cosiddetti scopazzi del melo
Dedicato a tutti i frutticoltori delle aree interessate alla malattia ed ai vivaisti produttori di piante di melo.
Il problema degli Scopazzi del melo è sempre più dilagante, nonostante gli espianti. Senza una adeguata bonifica dei terreni, il rinnovo consente soltanto una temporanea diminuzione delle piante colpite.
Dopo pochi anni dall’allarme ambientale lanciato dal ricercatore Alessandro Mendini, il numero di piante ammalate è continuamente in crescita ed interessa impianti di tutte le età. Gli ultimi monitoraggi, studi ed esami relativamente agli Scopazzi del melo, condotti dal 2006 al 2011 dal ricercatore Alessandro Mendini, hanno evidenziato che:
- la diffusione della malattia ha colpito anche aree fino ad ora mai interessate
- il patogeno si è ulteriormente modificato, aumentando la sua aggressività da 60 a 90 punti
- il patogeno è divenuto un veicolare per altre malattie, con gravissime ripercussioni sulle colture.
L’unico mezzo a disposizione dei frutticoltori per contenere e debellare gli Scopazzi del melo è BioAksxter®, costantemente aggiornato per fronteggiare le mutevoli condizioni della problematica. Attraverso l’aumento delle autodifese, BioAksxter® ristabilisce la produttività delle piante colpite e previene la manifestazione dei sintomi in quelle sane.
Il riequilibrio della fauna microrganica del terreno generato dall’introduzione di microrganismi vergini e dallo sviluppo degli antagonisti evita che il patogeno colpisca le piante sane e permanga nel terreno minando i nuovi impianti. Come riportato nel dvd ”Scopazzi del melo, apple ploriferation 1991-2006” sintesi del relativo protocollo di ricerca scientifico, l’uso di BioAksxter® nelle colture infette ristabilisce la capacità produttiva delle piante colpite dalla patologia in percentuali che variano dal 30 all’80%.
L’incremento produttivo relativo alle coltivazioni colpite da Scopazzi varia dal 25 al 100%, sia per la miglior capacità di fruttificazione sia per la riduzione degli scarti. I sintomi della malattia riscontrabili nel frutto, ovvero il retrogusto amarognolo, la minor pigmentazione e la ridotta compattezza, risultano insignificanti.
La rigenerazione del terreno evita il contagio e l’espansione della malattia anche dopo il rinnovo colturale. In definitiva, le aziende agricole che impiegano BioAksxter® hanno frutteti sani, altamente produttivi e soprattutto non devono affrontare altre malattie veicolate dal patogeno degli Scopazzi che in quanto tali risultano più aggressive, dannose e virulenti. Per difendersi dagli Scopazzi occorre intervenire indipendentemente dal livello di manifestazione e diffusione di questa subdola malattia, meglio se in prevenzione.
L’intervento su un frutteto fortemente colpito è importante non solo per ristabilirne la produttività, ma anche per bonificare il terreno rendendo immune il nuovo impianto. L’intervento su una coltura apparentemente sana e senza sintomi evidenti, invece, è il miglior modo per evitare le complicazioni che derivano da uno stadio più avanzato di questa malattia, come appunto l’instaurarsi di altre. Il trattamento a partire dal vivaio è la miglior prevenzione, in tal modo si ottiene una pianta più resistente e si evita la diffusione della malattia.
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